LA COLLABORAZIONE

Leonardo sbarca in Israele per spingere sull’innovazione

Il gruppo italiano di difesa, cybersicurezza, aeronautica, intelligence e spazio sigla due accordi nella “startup nation”: con l’Israel Innovation Authority (Iia) e il Ramot dell’Università di Tel Aviv

06 Feb 2023

Nicola Desiderio

Leonardo punta su Israele e sull’innovazione con due accordi che puntano a rafforzare le relazioni con il paese mediorientale e ad alimentare con nuove idee, nuove tecnologie e nuovi business all’interno dei settori nel quale il gigante italiano è attivo ovvero difesa, cybersicurezza, aeronautica, intelligence e spazio.

Due accordi mirati

Il primo accordo è con l’Israel Innovation Authority (Iia), agenzia pubblica indipendente che supporta, dal punto di vista sia tecnico sia finanziario, i progetti innovativi promossi da start-up, aziende mature e anche università israeliane e internazionali. Il secondo è invece con Ramot, Technology Transfer Company per la valorizzazione della proprietà intellettuale dell’Università di Tel Aviv che conta 30mila studenti, di cui 16mila ricercatori.

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Si parte subito

Questi due accordi troveranno pronta applicazione con un’attività di reclutamento di start-up in occasione della seconda call internazionale del Business Innovation Factory (Bif) di Leonardo, programma di accelerazione di Leonardo lanciato il 24 gennaio e dedicato a startup con soluzioni innovative nei settori simulation and gamification e networking & cybersecurity. Una delle cinque tappe del programma promozionale si svolgerà proprio a Tel Aviv il prossimo 28 febbraio.

Fissare i principi di cooperazione

Con Ramot saranno inoltre fissati i principi per l’attivazione della cooperazione su progetti di ricerca sponsorizzati da Leonardo e realizzati dalla Tel Aviv University e per i quali Leonardo definirà aree di ricerca e di interesse, indicando le linee guida bando di proposte dedicato ai ricercatori dell’Università. Ramot sta investendo attualmente in oltre 100 startup e con aziende per progetti di ricerca applicata utilizzando anche i fondi dell’Iia.

La “start-up nation”

Le partnership, promosse da Leonardo e sostenute e coordinate dall’Ambasciata d’Italia in Israele, con il contributo dell’Ambasciata d’Israele in Italia e la Missione Economica d’Israele a Milano, mirano ad attingere a piene mani in quella che è stata definita la “start-up nation” per i suoi numeri: 7mila start-up, circa 430 fondi di venture capital operanti nell’innovazione, 100 acceleratori e 37 incubatori per un ecosistema che genera il 15,3% del Pil e il 54% dell’export di Israele.

Attività strategiche

I due accordi stabiliti con Iia e Ramot si inseriscono nel piano strategico Be Tomorrow 2030 di Leonardo che punta al rafforzamento dei rapporti con istituzioni, università e soggetti privati per creare partnership strutturali con l’obiettivo di alimentare i processi di innovazione tecnologica e di business. L’accordo con l’Iia rientra anche nel programma R&D and Pilot Collaboration with Multinational Corporation (MNCs) dell’Autorità, lanciato nel 2005 con l’obiettivo di promuovere ambiziose collaborazioni tra grandi multinazionali e le più innovative aziende israeliane.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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