Una corretta gestione della conservazione dei dati durante il loro ciclo di vita è essenziale per tutelare la salute del business stesso. I sistemi informativi, infatti, vengono utilizzati per archiviare, elaborare e scambiare una quantità crescente di risorse e informazioni e le fonti di vulnerabilità sono molteplici. Maggiore è il volume di informazioni ospitate sui server, più è probabile che situazioni di indisponibilità e perdita di dati abbiano un impatto sulla produttività.
La protezione dei dati attraverso tecniche di anonimizzazione, pseudonimizzazione o crittografia consente di proteggere le informazioni, qualunque sia il supporto di archiviazione utilizzato. Il backup è un passaggio essenziale, soprattutto in caso di attacchi informatici poiché consente il recupero dei dati in un tempo limitato. Per questi motivi, l’implementazione di una politica di continuità operativa e di un piano di ripristino di emergenza deve includere procedure di backup e ripristino avanzate.
Questo white paper, fornito da Devoteam, spiega come garantire una corretta conservazione dei dati, esamina i diversi tipi di backup e descrive i rischi a cui si va incontro in caso di errore. Proseguendo con la lettura, scoprirete:
- 3 motivi per cui implementare una corretta conservazione dei dati
- come funzionano full, incremental e differential backup (con esempi concreti)
- in cosa consiste il processo di archiviazione e quali requisiti deve rispettare
- come definire il periodo di conservazione dei dati
- quali sono e come funzionano le diverse tipologie di archiviazione
- in cosa consistono le procedure di anonimizzazione, pseudonimizzazione e crittografia dei dati
- le attività di cyber risk management collegate alle procedure di conservazione dei dati