La raccolta di investimenti per le startup della space economy ha raggiunto i 170 milioni di euro nel 2024, trainata dal round di tipo C da 150 milioni di euro della startup attiva nella logistica spaziale D-Orbit, a cui ha partecipato Neva Srg, la società di venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo, controllata da Intesa Sanpaolo Innovation Center.
Il gruppo bancario spiega che, sebbene gli investimenti delle startup nella space economy siano concentrati in round da 1,58 milioni di euro in media, ciò rappresenta una solida base per stimolare l’innovazione e favorire lo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni di mercato, dato un divario meno marcato con i principali ecosistemi di innovazione rispetto ad altri ambiti tecnologici.
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2,5 milioni in Galaxia
Neva Srg, attraverso il suo Fondo Sei (Sviluppo Ecosistema Innovazione), e Fondazione Compagnia di San Paolo hanno annunciato un investimento di 2,5 milioni di euro in Galaxia: il Centro nazionale per il trasferimento tecnologico per l’Aerospazio.
Lanciato da Cdp Venture Capital Sgr e Obloo nel 2023 per dare un impulso concreto allo sviluppo delle startup che escono dai laboratori di ricerca specializzati nel settore aerospaziale, Galaxia vede la partecipazione di importanti università italiane come il Politecnico di Torino e l’Università La Sapienza di Roma in qualità di promotori scientifici, coinvolgendo anche l’Agenzia spaziale europea (Esa) e l’Agenzia spaziale italiana (Asi).
Grazie a questo investimento, Galaxia, che ha l’obiettivo specifico di investire in diversi ambiti dell’aerospazio (upstream, downstream, spin-in, spin-out e tecnologie abilitanti), ha completato la raccolta fondi raggiungendo i 30 milioni di euro.
Torino, capitale space
Torino, intanto, si conferma un polo aerospaziale di rilevanza mondiale ed europea, con oltre 160 aziende attive e una forza lavoro significativa di oltre 12.300 persone. La città ospita numerose iniziative istituzionali, convegni, progetti finanziati nell’ambito del Pnrr, programmi di accelerazione di startup del settore e l’Esa Bic (Business Incubation Center) Turi, gestito da I3P e parte della rete di incubatori dell’Agenzia Spaziale Europea.
Ecosistema da 500 imprese
L’ecosistema italiano comprende oltre 500 aziende attive in questo settore, prevalentemente piccole e medie imprese, e il segmento dell’osservazione della Terra ha registrato una crescita del 28% nel 2024, raggiungendo un valore complessivo di 290 milioni di euro.
Tuttavia, la sostenibilità a lungo termine richiede un rafforzamento della domanda privata, da integrare con investimenti pubblici come quelli del Pnrr (1,39 miliardi di euro) e ulteriori 800 milioni di euro provenienti dal Fondo complementare per le tecnologie satellitari e l’economia spaziale, parte del più ampio Piano strategico per l’economia spaziale che prevede un finanziamento dell’ecosistema spaziale nazionale di oltre 7 miliardi di euro nel periodo 2023-2027.





