Dopo che il presidente americano Donald Trump ha minacciato di tagliare i contratti governativi concessi alla società SpaceX di proprietà di Elon Musk e ai suoi servizi di telecomunicazioni satellitari Starlink, il miliardario ha risposto via X che la sua azienda avrebbe dismesso “immediatamente la sua navicella Dragon”, il solo veicolo spaziale oggi utilizzato per portare astronauti e rifornimenti alla Stazione spaziale internazionale (Iss).
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L’attacco di Trump
Nel braccio di ferro pubblico tra Trump e Musk, il presidente degli Stati Uniti ha scritto sul social Truth – la piattaforma mediatica di sua proprietà – che “il modo più semplice per risparmiare sul nostro bilancio, miliardi e miliardi di dollari, è porre fine ai sussidi e ai contratti governativi di Elon. Sono sempre stato sorpreso che Biden non l’abbia fatto!”.
La minaccia di Musk
“Alla luce della dichiarazione del Presidente sulla cancellazione dei miei contratti governativi, @SpaceX inizierà a smantellare immediatamente la navicella Dragon”, ha scritto Musk sulla piattaforma di social media X di sua proprietà.
Una minaccia che ha subito suscitato molto clamore considerato che la Nasa si affida esclusivamente alla navicella Dragon di SpaceX per traghettare gli astronauti da e verso la Stazione spaziale.
La marcia indietro
Alcune ore dopo aver lanciato la sua minaccia, Musk è sembrato accogliere gli appelli degli utenti della sua piattaforma di social media X a “calmarsi” e ha postato: “Buon consiglio. Ok, non smantelleremo Dragon“.


