ESPLORAZIONE SPAZIALE

Il pianeta nano Cerere poteva ospitare la vita 2,5 miliardi di anni fa



Indirizzo copiato

La scoperta, pubblicata sulla rivista Science Advances, è stata resa possibile con i dati raccolti dalla sonda della missione Dawn della Nasa. Sul pianeta fra Marte e Giove c’era un oceano salato sotterraneo, una condizione ottimale per lo sviluppo della vita microbica

Pubblicato il 11 set 2025



Aerospazio, pianeti, orbita, terra

I dati raccolti dalla missione Dawn della Nasa hanno rivelato che Cerere, l’unico pianeta nano del Sistema solare che si trova tra Marte e Giove, forse ospitava un oceano sotterraneo globale nella sua storia primordiale (oltre 2,5 miliardi di anni fa), che era “il sito di una diffusa alterazione acquosa del materiale accresciuto”. Di conseguenza, “la mineralogia superficiale e la struttura densità di Cerere indicano un passato acquoso”. È quanto rivela uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances dal gruppo di ricerca guidato dall’Università dell’Arizona.

C’era vita microbica

“I vincoli ambientali sotterranei dedotti dalla mineralogia superficiale di Cerere, combinati con l’elevata abbondanza di carbonio di Cerere, suggeriscono che il pianeta nano potrebbe essere stato abitabile per la vita microbica – spiegano ancora gli scienziati -. Se l’interno roccioso avesse raggiunto una temperatura ≳550 K, i fluidi rilasciati dal metamorfismo roccioso avrebbero favorito condizioni favorevoli all’abitabilità, introducendo uno squilibrio redox nell’oceano, fonte di energia chimica per i chemiotrofi. Abbiamo scoperto che questo periodo sarebbe stato compreso tra ~0,5 e 2 miliardi di anni dopo la formazione di Cerere. Da allora, l’oceano di Cerere è probabilmente diventato una salamoia fredda e concentrata con meno fonti di energia, rendendolo meno abitabile”.

La missione della Nasa

La missione Dawn della Nasa è ormai conclusa, ma la sonda, lanciata nel 2007 ed entrata in orbita attorno a Cerere a marzo 2015 per mappare la sua superficie, ha continuato a orbitare intorno al pianeta nano anche dopo essere stata disattivata, nel novembre 2018.

Scoperta rivoluzionaria

Grazie a simulazioni basate sui dati raccolti da Dawn, i ricercatori guidati da Samuel Courville hanno scoperto che, circa 2,5 miliardi di anni fa, era probabilmente attivo un flusso costante di acqua calda che trasportava in forma disciolta i gas rilasciati dalle rocce presenti nel nucleo di Cerere fino ad un oceano salato sotterraneo.

“Sulla Terra, quando l’acqua calda proveniente dalle profondità del sottosuolo si mescola con l’oceano, il risultato è spesso un vero e proprio buffet per i microbi – ha detto Courville – Quindi, se riuscissimo a dimostrare che l’oceano di Cerere ha avuto un afflusso di fluido idrotermale in passato ciò potrebbe avere grandi implicazioni”.

Articoli correlati