Neuraspace, leader europeo con una presenza globale nel settore delle soluzioni di consapevolezza del dominio spaziale (Sda), festeggia il suo quinto anniversario. In occasione di questo evento, l’azienda ha annunciato le sue aspettative per lo sviluppo futuro dell’attività e le tappe fondamentali della crescita degli ultimi cinque anni.
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Sicurezza in orbita
Dalla sua fondazione nel 2020, Neuraspace ha registrato un crescente interesse per la gestione del traffico spaziale (Stm) in tutto il settore e prevede un’ulteriore accelerazione. Ciò è dovuto all’intensificarsi dei lanci di satelliti, all’aumento dei detriti spaziali, al forte aumento della congestione orbitale e all’obbligo di conformità normativa.
Secondo Neuraspace, ciò è dovuto anche alla ricerca da parte degli operatori di soluzioni integrate che combinino la prevenzione delle collisioni, il monitoraggio dei detriti e la gestione delle costellazioni in un’unica soluzione.
Entrate in aumento
“Questi sviluppi ci hanno permesso di far crescere davvero il business – ha dichiarato Chiara Manfletti, ceo di Neuraspace -. I satelliti che monitoriamo e assistiamo con la nostra piattaforma Sda basata sull’intelligenza artificiale hanno superato quest’anno la soglia dei 500, con un tasso di crescita annuo del 25%. Il valore totale dei nostri contratti annuali è passato da zero a poco meno di cinque milioni di euro e continua a crescere. Proseguendo su questa traiettoria progressiva, la nostra stima è di un aumento di dieci volte (40 milioni di euro) entro il 2030. Questo risultato è stato raggiunto grazie a un super team di 30 esperti e dipendenti dedicati”.
Protezione delle risorse
“Di conseguenza, la protezione delle risorse nello spazio è diventata fondamentale per una missione e una necessità economica, poiché fornisce infrastrutture critiche per le comunicazioni, la navigazione, la sicurezza e il monitoraggio ambientale – ha affermato Manfletti -. Anche i requisiti assicurativi, le questioni relative alla responsabilità civile e la necessità di coordinamento tra operatori rendono indispensabile la gestione del traffico spaziale”.
