“Siamo qui per raccontarvi una storia che comincia proprio in Puglia negli anni Sessanta, quando l’Aeronautica militare inizia a sviluppare le capacità che consentiranno poi, nel 1964, di mandare in orbita il primo satellite italiano. L’esplorazione dello Spazio è da sempre una grande opportunità di crescita tecnologica, scientifica e oggi anche industriale. Un Paese all’avanguardia nelle tecnologie spaziali è un Paese che cresce grazie alle sue conoscenze e alle sue competenze”.
Così Walter Villadei, astronauta dell’Aeronautica militare. che ha partecipato alla Missione Virtute 1con Virgin Galactic e alla Missione Ax 3 con Axiom. Il colonnello Villadei ha preso parte al convegno “L’Italia nello Spazio, storia e prospettive” organizzato dal Dipartimento di ingegneria dell’innovazione dell’Università del Salento e dall’Associazione Arma Aeronautica, in collaborazione con il Dta (Distretto tecnologico e aerospaziale) e con Planetek Italia.
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Università indispensabili
“Ora siamo al lavoro per costruire nuove infrastrutture orbitanti per tornare sulla Luna e raggiungere Marte – ha continuato Villadei -. Una sfida, quest’ultima, che ci pone davanti a numerosi problemi da risolvere: problemi di tipo medico, ingegneristico, tecnologico. E da questo punto di vista le università sono indispensabili perché è grazie al sapere, alla ricerca e alla ricerca applicata, grazie alle idee brillanti e innovative che arriveranno dai ragazzi e dalle ragazze che frequentano gli atenei come questo che riusciremo a vincere anche questa sfida”.
Grande opporunità
“Per valore, conoscenze, impegno e per il sacrificio delle sue donne e dei suoi uomini, l’Aeronautica militare è un elemento importante per il nostro Paese e per la nostra società. Rappresenta valori – ha commentato il direttore del Dipartimento di ingegneria dell’innovazione, Antonio Ficarella – che oggi vanno recuperati e difesi, come quello dell’impegno e della fatica per raggiungere ogni traguardo, e contribuisce quindi in maniera significativa alla resilienza della nostra società e alla nostra capacità di far fronte alle crisi che, mai come oggi, possono coinvolgerci. Lo Spazio è oggi una grande opportunità: basti pensare alle ricadute della space economy nella vita quotidiana e nella protezione delle nostre comunità e dell’ambiente”.
“L’Università del Salento – ha concluso Ficarella – offre, fra gli altri, un corso di laurea in ingegneria aerospaziale, garantendo una formazione fortemente interdisciplinare e sviluppando abilità tali da consentire alle nostre ingegnere e ai nostri ingegneri di affrontare con determinazione le sfide del futuro”.




