SCENARI

Analisi geospaziale, business da 120 miliardi nel 2027

La stima è di MarketsandMarkets secondo cui la crescita sarà del 12% all’anno. Per fine 2022 prevista una chiusura a 67,4 miliardi. Nel paper da quasi 300 pagine analizzati opportunità e criticità nei singoli mercati

02 Set 2022

Nicola Desiderio

Il settore dell’analisi geospaziale crescerà dai 67,4 miliardi del 2022 ai 119,9 miliardi di dollari nel 2027 ad un tasso medio annuo del 12,2% grazie alle nuove tecnologie e alla competizione sempre più intensa in questo segmento di mercato.

Quasi 300 pagine

Lo sostiene il rapporto “Geospatial Analytics Market by Component, Solution (Geocoding and Reverse Geocoding and Thematic Mapping and Spatial Analytics), Service, Type, Technology, Deployment Mode, Organization Size, Application, Vertical and Region – Global Forecast to 2027” pubblicato da MarketsandMarkets. Il ponderoso documento, ricco di 295 pagine e 296 tra tavole e grafici, scansiona le dinamiche di sviluppo del settore dell’analisi geospaziale analizzandone le opportunità e i rischi sia a livello globale sia dei singoli mercati.

I vantaggi e le prospettive del cloud

Secondo il rapporto della MarketsandMarkets, il mercato dell’analisi geospaziale si è biforcato in due parti: quella in cloud e quella in loco. La prima ha dimensioni più ampie e avrà tassi di sviluppo superiori da qui al 2027 grazie alla combinazione tra tecnologie spaziali e la capacità di calcolo in cloud, una mescolanza capace di offrire una piattaforma alternativa per i dati e che rende i servizi di analisi geospaziali scalabili e più accessibili. I suoi punti di forza sono il modello distributivo, la politica di pricing flessibile e la possibilità di fruirne continuamente attraverso la Rete secondo la logica del software-as-a-service (Saas).

Piccole e medie aziende favorite

Il rapporto vede favorite le aziende piccole e medie poiché la richiesta di servizi di analisi geospaziali è destinata ad aumentare. E, di converso, saranno proprio aziende medie e piccole ad averne più bisogno. Sarà dunque questo il fattore di sviluppo più forte per il mercato e che farà crescere domanda ed offerta di dati spaziali e di localizzazione, elementi fondamentali dell’analisi geospaziale. I segnali di maggiore richiesta provengono dalla regione dell’Asia Pacifico e dall’Oceania (Apac) poiché il numero delle persone che vivono all’interno delle città è drammaticamente aumentato e vi sono realtà economiche grandi o in rapida ascesa come Cina, India e Indonesia.

Spinta dall’Asia, Usa il mercato più forte

Tale dinamica spinge verso una crescente domanda per servizi tipici delle smart city, in particolare per i trasporti, la logistica e le infrastrutture. E a guidare lo sviluppo del 5G e delle infrastrutture per l’Internet delle Cose (IoT) sono appunto paesi di quest’area come Cina, Corea del Sud e India.  I maggior produttori e fornitori di servizi di analisi geospaziale tuttavia rimangono al momento quelli statunitensi come Esri, Precisely, Caliper Corporation, Blue Marble Geographic, Google, Trimble, Maxar Technologies, Maplarge, General Electric e Bentley Systems. Ci sono anche gli olandesi TomTom e Fugro, l’irlandese eSpatial, l’indiana Rmsi e la svizzera HexagonAB. E gli Usa rimangono il mercato più grande.

Come gestire i Big Data

Altro fattore fondamentale per lo sviluppo di questo business e la gestione e l’analisi dei Big Data. La International Data Corporation prevede che nel 2025 saranno prodotti 162 Zettabytes (migliaia di miliardi di miliardi) di dati digitali. Anche questo farà emergere nuove problematiche, ma soprattutto nuove opportunità per l’analisi geospaziale che potrà aumentare la velocità, la complessità e la ricchezza die propri servizi. I costi rimangono ancora una barriera, ma gli elevati gradi di competenza richiesti creeranno valore aggiunto poiché sono tali i vantaggi in termini di risparmio e organizzativi per i clienti da renderli necessari per risultare competitivi.

Alla ricerca di figure e competenze

E proprio parlando di competenze, lo studio di MarketsandMarkets segnala una mancanza di figure professionali specifiche, sia per le aziende erogatrici sia per quelle clienti. Da un lato, c’è l’esigenza di armonizzare sistemi e tipologie di dati da processare, dall’altro sarà necessario formare personale in grado di sfruttare al massimo questi strumenti. C’è per le aziende che si avvalgono dei servizi di analisi geospaziale il problema di reclutare e formare personale capace sia di supportare le loro organizzazioni al loro interno sia di sostenerle verso il mercato.

Agricoltura, il settore a maggiore crescita

La ricerca fornisce anche una segmentazione verticale del mercato dei clienti di analisi geospaziali: energia e servizi, governativo, difesa e intelligence, settore bancario finanziario e assicurativo, immobiliare e costruzioni, salute, minerario e materie prime, automotive e trasporti, sport, istruzione ed educazione, turismo, media e intrattenimento, agricoltura e altri ancora. Ed è proprio l’agricoltura a registrare i tassi di sviluppo maggiori poiché diventa sempre più importante gestire i raccolti in base alle risorse idriche, allo stato del suolo, al meteo, all’erosione e ai cambiamenti climatici. In questo la combinazione tra la raccolta di immagini e i dati di posizionamento dallo spazio rappresenta uno strumento decisivo, sia per il business sia per le sfere decisionali che spettano agli enti governativi e alle agenzie internazionali.

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