SPACE ECONOMY

Internet of things satellitare, nel 2025 oltre 15 milioni di abbonati

Condividi questo articolo

Solo il 10% della superficie terrestre ha accesso a servizi di connettività terrestre. Enorme l’opportunità di crescita per le comunicazioni nelle aree remote. Agricoltura, monitoraggio delle risorse, trasporto marittimo e intermodale gli ambiti chiave di applicazione. L’analisi di Berg Insight

Pubblicato il 13 Ott 2021

L. O.

Internet of things satellitare, nel 2025 oltre 15 milioni di abbonati

Agricoltura, monitoraggio delle risorse, trasporto marittimo e intermodale, esplorazione dell’industria petrolifera e del gas, servizi pubblici, costruzioni e governi. Sono questi gli ambiti di applicazione chiave per l’Internet of Things satellitare, tecnologia in crescita nel mondo a un tasso del 35,8%. Emerge dall’analisi di Berg Insight secondo cui il mercato globale delle comunicazioni Iot via satellite sta crescendo a un buon ritmo costante.

Potenzialità dell’Iot satellitare

Nonostante l’impatto della pandemia la base globale di abbonati IoT via satellite è cresciuta fino a superare i 3,4 milioni nel 2020 e raggiungerà quota 15,7 milioni di unità entro il 2025.

Solo il 10% circa della superficie terrestre ha accesso a servizi di connettività terrestre che lasciano un’enorme opportunità per le comunicazioni IoT via satellite. La connettività satellitare fornisce un complemento alle reti cellulari e non cellulari terrestri in località remote. Sia gli operatori satellitari storici che oltre 25 nuovi progetti stanno scommettendo sul mercato della connettività IoT.

“Orbcomm, Inmarsat, Iridium e Globalstar sono oggi i più grandi operatori di reti IoT satellitari” spiega Johan Fagerberg, Principal Analyst presso Berg Insight. Fra gli altri, Orbcomm, diventato  fornitore di soluzioni end-to-end, offre servizi sulla propria rete satellitare oltre ad essere  partner rivenditore di Inmarsat e altri. Alla fine del 2020, l’azienda aveva 1,2 milioni di abbonati IoT satellitari sulle reti proprie e di Inmarsat. Allo stesso tempo, Iridium e Globalstar contano rispettivamente 1,1 milioni e 0,4 milioni di abbonati.

Altri player con connessioni nell’ordine delle decine di migliaia di clienti includono ad esempio Kineis in Francia e Thuraya negli Emirati Arabi.

I nuovi progetti in campo

Ma oltre agli operatori satellitari storici, di recente sono apparse sul mercato una serie di nuovi progetti. Fra gli altri Astrocast, Casc/Casic, Fleet Space Technologies, Hiber, Ingenu, Kepler Communications, Lynk, Myriota, Skylo, Swarm Technologies (SpaceX) e Totum Labs. Molti di questi sono basati su nanosatelliti in orbita terrestre bassa.

“Molti si affidano a tecnologie proprietarie di connettività satellitare per supportare i dispositivi IoT – dice ancora Fagerberg -, ma altri  stanno iniziando a sfruttare le tecnologie di connettività IoT wireless terrestri”. Fra gli altri OQ Technology, AST SpaceMobile, Omnispace, Sateliot e Galaxy Space, EchoStar Mobile e Lacuna Space ed Eutelsat.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati