Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, rinominerà Jared Isaacman, astronauta privato e alleato del collega miliardario e fondatore di SpaceX, Elon Musk, per la carica di capo amministratore della Nasa, cinque mesi dopo il ritiro della nomina di Isaacman stesso.
Indice degli argomenti
La scelta di Duffy
Isaacman, magnate dell’e-commerce che ha volato due volte in orbita con missioni spaziali private come cliente e collaboratore di SpaceX, era stato rimosso dalla rosa dei candidati alla guida dell’Agenzia spaziale alla fine di maggio, a seguito di un clamoroso dissidio tra Trump e Musk. Sean Duffy, capo del Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti, è stato nominato capo ad interim della Nasa a luglio.
Non solo SpaceX
Il ritorno di Isaacman come candidato di Trump per ricoprire in modo permanente il posto vacante al vertice della Nasa è avvenuto circa due settimane dopo che Duffy aveva dichiarato di voler invitare altre aziende a competere con SpaceX per l’appalto dell’Agenzia per il ritorno sulla Luna, provocando una disputa pubblica tra Duffy e Musk su chi dovesse guidare l’Agenzia spaziale.
Scontro Duffy-Musk
In risposta alle notizie secondo cui Duffy stava cercando di incorporare la Nasa nel Dipartimento dei Trasporti, Musk ha scritto online il mese scorso: “La persona responsabile del programma spaziale americano non può avere un QI a due cifre”.
In un’apparizione su Fox News il giorno prima, Duffy aveva affermato che lo sviluppo da parte di SpaceX del suo razzo lunare di nuova generazione, Starship, era in ritardo rispetto al programma e avrebbe potuto compromettere l’obiettivo della Nasa di riportare l’uomo sulla superficie lunare nell’ambito del programma Artemis dell’Agenzia, un’iniziativa che rivaleggia con le ambizioni lunari della Cina.
Il ripensamento di Trump
A questo punto, l’Agenzia aveva confermato che Duffy e Isaacman erano impegnati in trattative per la possibile ripresa della candidatura di Isaacman alla Nasa. Poi la svolta: “Sono lieto di nominare Jared Isaacman, affermato imprenditore, filantropo, pilota e astronauta, amministratore della Nasa”, ha dichiarato Trump sui social media. La nomina richiede però la conferma del Senato, dove il Partito Repubblicano del presidente statunitense detiene una maggioranza di 53-47.






