Space Scotland, l’ente che guida un settore industriale in rapida crescita in Scozia, ha nominato Natasha Nicholson nuovo amministratore delegato.
La Nicholson torna a Space Scotland dopo aver ricoperto un ruolo chiave durante la sua fase di formazione come cluster manager. Vanta una solida esperienza nella realizzazione di progetti e nel coinvolgimento degli stakeholder, oltre a competenze scientifiche e una profonda conoscenza dell’ecosistema spaziale scozzese.
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Lancio orbitale
La sua nomina a Chief executive officer (Ceo) arriva in un momento cruciale per le ambizioni spaziali della Scozia, con il primo lancio commerciale in orbita mai realizzato in Europa previsto nei prossimi mesi dalle Shetland, un crescente impegno internazionale e un’impennata dell’attività commerciale nella ricerca, nella produzione e nell’analisi dei dati satellitari.
La Scozia ospita oggi più di 180 organizzazioni spaziali ed è leader in Europa nella produzione di piccoli satelliti, con aziende come Spire Global, Aac Clyde Space e Alba Orbital che operano da Glasgow.
Solida esperienza
Nicholson ha conseguito un dottorato di ricerca in astrobiologia e ha ricoperto diversi ruoli, tra cui quello di Cross-cluster liaison manager per il Science and Technology Facilities Council all’Harwell Campus, Chief scientific officer per la stazione di ricerca artica e Ceo per un’azienda di ricerca e sviluppo nel settore spaziale.
Ora guiderà la prossima fase di sviluppo di Space Scotland, concentrandosi sull’attuazione della strategia nazionale e sulla risposta alle esigenze della comunità spaziale commerciale scozzese.
Settore in rapida crescita
“È un privilegio tornare a Space Scotland con l’opportunità di avere un impatto maggiore – ha affermato Nicholson -. La comunità spaziale scozzese è ancora in rapida crescita e svolge un ruolo fondamentale nell’economia spaziale più ampia del Regno Unito. Non vedo l’ora di lavorare con le parti interessate per garantire che rimaniamo concentrati, inclusivi e influenti, ottenendo risultati tangibili che apportino chiari benefici al settore in termini di crescita economica, responsabilità ambientale e apertura di nuovi mercati in tutte le discipline”.
