Vega-C è decollato dal Centro spaziale di Kourou nella Guyana francese. Dopo un volo della durata di 57 minuti, il razzo ha rilasciato il satellite in orbita eliosincrona a un’altitudine di circa 666 km. Il lanciatore è stato spinto dai primi tre stadi a propellente solido per poco più di sette minuti. Il quarto stadio Avum+ ha effettuato due accensioni prima di rilasciare Biomass nell’orbita prevista. L’Agenzia spaziale europea ha acquisito il segnale dal satellite circa 14 minuti dopo la separazione.
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Satellite unico
Biomass è il primo satellite equipaggiato con un radar ad apertura sintetica in banda P, in grado di penetrare la copertura forestale per misurare la biomassa: ovvero i tronchi, i rami e i fusti degli alberi, dove è immagazzinata la maggior parte del carbonio.
Il satellite, sviluppato da oltre 50 aziende guidate da Airbus Uk, è progettato per fornire dati fondamentali sullo stato e sull’evoluzione delle foreste del nostro pianeta, contribuendo ad approfondire la conoscenza del ruolo che esse svolgono nel ciclo del carbonio.
Cambiamento climatico
Una grande sfida per gli scienziati e i responsabili politici è la mancanza di dati accurati su quanto immagazzinano le foreste di carbonio e su come questi stock stanno cambiando a causa di fattori come l’aumento delle temperature, l’aumento dei livelli di anidride carbonica atmosferica e i cambiamenti nell’uso del suolo guidati dall’uomo.
Salute della Terra
“Biomass si unisce ora alla nostra stimata famiglia di esploratori della Terra – afferma Simonetta Cheli, direttrice Esa dei programmi di osservazione della Terra -, missioni che hanno costantemente portato scoperte rivoluzionarie e una comprensione scientifica avanzata del nostro pianeta”.
“Con Biomass – aggiunge -, siamo pronti ad acquisire nuovi dati vitali su quanto carbonio viene immagazzinato nelle foreste del mondo, contribuendo a colmare le lacune chiave nella nostra conoscenza del ciclo del carbonio e, in definitiva, del sistema climatico terrestre”.
Ruolo strategico
“Ancora una volta Vega-C ha dimostrato il suo ruolo strategico nel rispondere alle esigenze di accesso allo spazio dell’Europa – dice Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio -. Siamo orgogliosi di partecipare a questa importante missione a beneficio del Pianeta”.