L’Agenzia spaziale europea (Esa) chiederà ulteriori finanziamenti agli Stati membri allo scopo di realizzare un sistema satellitare di osservazione della Terra per applicazioni di sicurezza, sfumando il confine tra il tradizionale impegno civile dell’Agenzia e il nuovo impegno in ambito di Difesa.
Indice degli argomenti
Sicurezza e resilienza
In un’intervista trasmessa da Friends of Europe, Josef Aschbacher, direttore generale dell’Esa, ha anticipato che l’Agenzia cercherà di ottenere altri fondi dai Paesi membri presentando una richiesta ad ho alla Conferenza ministeriale del prossimo novembre. I nuovi investimenti serviranno per costruire un sistema satellitare per “sicurezza e resilienza”.
Questa intervista è stata rilasciata il giorno dopo che Aschbacher, in un post sui social media, aveva rivelato “progressi significativi” in una task force congiunta tra Esa e Commissione europea per esaminando “un futuro Earth Observation Government Service con il programma Esa Resilience from Space come primo passo di implementazione per la nostra riunione ministeriale di novembre”.
Osservazione in tempi brevissimi
Aschbacher ha spiegato che gli Stati membri dell’Esa ci hannochiesto di “sviluppare un sistema che consenta una migliore analisi della situazione globale, nel senso di osservare ciò che accade in qualsiasi luogo del mondo in periodi di tempo molto brevi“.
Sebbene il direttore dell’Esa non abbia fornito dettagli sul sistema satellitare in cantiere, ha riferito che una caratteristica chiave sarà una risoluzione temporale notevolmente migliorata rispetto ai satelliti gestiti dai governi nazionali europei.
Anche Telespazio al lavoro
La Commissione europea sta studiando un potenziale sistema satellitare, chiamato Earth Observation Government Service, che fornirebbe applicazioni di ricognizione per “sicurezza e Sifesa”. Nel gennaio 2024, infatti, ha assegnato contratti di studio annuali a Ohb e Telespazio per condurre studi di fattibilità di tale sistema.