“Empyreum è la nuova piattaforma modulare ad alte prestazioni progettata per soddisfare la crescente domanda di satelliti agili e convenienti utilizzati per l’osservazione della Terra, la Space Situational Awareness (Ssa) e le applicazioni di telecomunicazioni. Una delle sue caratteristiche principali è l’integrazione del nostro sistema di propulsione elettrica proprietario Spark, che garantisce forti capacità di manovra, in particolare in orbita terrestre molto bassa (Vleo) e in missioni con delta-V elevato”.
Così in un’intervista al sito americano Spacenews, Chiara Pertosa, ceo di Sitael, azienda pugliese di Mola di Bari tra i leader di seconda generazione di Angel Holding, ha spiegato cosa rende Empyreum unica e come l’Italia sta espandendo le sue capacità di produzione satellitare e perché raggiungere l’indipendenza tecnologica europea è più urgente che mai.
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Agilità e flessibilità
In occasione di SmallSat Europe 2025 ad Amsterdam, Sitael ha presentato Empyreum, la sua piattaforma satellitare di nuova generazione dotata del sistema di propulsione elettrica Spark, proprietario dell’azienda.
“Un altro punto di forza fondamentale di Empyreum – ha detto Pertosa – è l’agilità e la stabilità di puntamento. Si tratta di una piattaforma flessibile, progettata anche per la scalabilità della produzione. L’Empyreum è perfetto anche per applicazioni a doppio uso”.
Semplice da costruire
Le principali caratteristiche di questi nuovi satelliti sono le seguenti: “Abbiamo progettato Empyreum perché fosse altamente performante e facile da costruire – ha affermato ancora la ceo di Sitael -. La sua struttura metallica modulare consente un assemblaggio rapido e semplice dei sottosistemi utilizzando un approccio plug/and/play. Ciò significa tempi di consegna più brevi e costi inferiori. Non si tratta solo di integrazione: possediamo la tecnologia per l’80% dei sottosistemi. Grazie ai nostri pannelli solari articolati, offriamo inoltre una potenza di picco fino a 3 kW, anche su orbite inclinate, il che amplia notevolmente il raggio d’azione della missione”.
Propulsione elettrica integrata
Questi satelliti di nuova generazione saranno dotati del sistema di propulsione elettrica Spark. “È un sistema compatto, integrato e qualificato per il volo, pronto per le piattaforme microsatellitari – evidenzia Pertosa -. Ciò che distingue Spark è che tutti i suoi componenti (propulsore, Ppu, serbatoio ed elettronica di controllo) sono integrati e pre-testate come un’unità. Lo abbiamo reso disponibile ad altri produttori di satelliti perché crediamo che gli operatori spaziali europei debbano fare affidamento sulle tecnologie europee. Avere autonomia strategica nello spazio significa non dipendere da sistemi di propulsione non europei”.