L’INTERVENTO

Cingolani, Leonardo: “L’Europa in ritardo mostruoso sul satcom”



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“Serve un esame di coscienza se davvero si vuole essere competitivi”.  Focus anche sull’esplorazione spaziale: “Siamo molto forti, abbiamo nicchie di eccellenza che vanno valorizzate. Bisogna catalizzare alleanze europee”. E sul fronte della cybersecurity l’Ad evidenzia che “si progetta e si fa con i satelliti in orbita”

Pubblicato il 4 dic 2024



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Sullo Spazio “c’è moltissimo da fare”. A cominciare dal segmento satcom che è in “ritardo mostruoso” in Europa. Non ha dubbi l’amministratore delegato e direttore generale di Leonardo, Roberto Cingolani, che così si è espresso nel suo intervento alla “Space&Underwater Conference” organizzata da Cybersecurity Italia a Roma.

“Quando sono arrivato 18 mesi fa – ha detto – ho trovato nel bilancio di Leonardo appena una cinquantina di milioni” per lo Spazio. Troppo poco, ha sottolineato Cingolani, per un’azienda che ha “aerospace and defence” nel suo sottotitolo. “Voglio una divisione che debba partire più o meno con 1 miliardo di fatturato all’inizio per poi crescere – ha affermato ancora l’Ad – e che sia percepita all’estero come blocco monolitico con massima competenza tecnologica e con una chiara visione di prodotto e strategica”.

Satcom in grave ritardo

Nel suo intervento, Cingolani ha spiegato inoltre che “la situazione a livello europeo non è ottimale”. “Abbiamo un ritardo mostruoso su satcom – le sue parole -. L’Europa deve farsi un esame di coscienza se vuole essere competitiva. Sull’esplorazione, invece, siamo molto forti, abbiamo nicchie di eccellenza che vanno valorizzate. Spero che il modello che abbiamo sviluppato faccia da ispiratore per catalizzare alleanze europee senza le quali ogni Paese da solo non va da nessuna parte”.

Cybersecurity, satelliti cruciali

A proposito di cybersicurezza, essa “si progetta e si fa con satelliti in orbita” ha spiegato Cingolani, toccando lo stretto legame tra cybersecurity e tecnologia satellitare, specificando che il piano di Leonardo “si basa per il 70 % sui satelliti e poi sulle reti internet”. L’ad di Leonardo ha rimarcato anche l’importanza dello scambio di dati in tempo reale con elevate potenze di calcolo.

Al lavoro sulle alleanze europee

Nello Spazio Leonardo sta cercando di migliorare le sinergie con Thales, mentre su possibili alleanze più ampie a livello europeo “i tavoli tecnici sono al lavoro, ma c’è ancora molto da fare”. Cingolani ha poi precisato che “stiamo andando avanti sia sullo sviluppo della Space Alliance, che è quella che vede Leonardo e Thales impegnate insieme da molti anni” ha detto con riferimento alle due joint venture, Telespazio e Thales Alenia Space. “C’è una fase di espansione dei rispettivi piani industriali, quindi stiamo cercando di capire come migliorare le sinergie”.

Nei mesi scorsi è stato ipotizzata la creazione di un asse che allargasse l’alleanza Leonardo-Thales alle attività spaziali di Airbus. Sulla formula che questa alleanza potrà assumere, Cingolani ha detto che il modello può essere quello di Mbda (la joint venture a tre sui missili con Airbus e Bae), ma “il modello è un discorso, le tecniche di governance possono fare la differenza ma non siamo arrivati a parlarne”.

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