L’azienda lituana Astrolight, specializzata in tecnologia spaziale e di Difesa, ha dimostrato con successo la fattibilità di comunicazioni laser tra navi non rilevabili, non interferibili e ad alta larghezza di banda con il suo terminale Polaris durante Repmus, la più grande esercitazione marittima senza equipaggio della Nato svoltasi di recente.
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Collegamento laser stabile
Durante la missione Repmus (Robotic experimentation and prototyping using maritime uncrewed systems/Dynamic Messenger), ospitata dalla Marina portoghese, i terminali laser Polaris hanno mantenuto un collegamento laser stabile, a prova di interferenze e limitato dall’orizzonte tra due navi: Nrp Dom Francisco de Almeida e Nrp Dom Carlos I. Durante i test, il collegamento non è stato rilevato da nessun sensore delle altre navi partecipanti, dei droni e delle risorse terrestri.
Tecnologia affidabile
“A causa dei persistenti e crescenti attacchi di disturbo Gps nei territori della Nato, avevamo bisogno di testarlo il prima possibile in condizioni reali. I risultati dell’esercitazione hanno dimostrato che la nostra tecnologia laser è un’alternativa affidabile e funzionante alle comunicazioni basate sulle frequenze radio: ora è il momento di passare alla fase successiva”, ha affermato Dalius Petrulionis, cto e cofondatore di Astrolight, che ha guidato i test di Polaris in mare.
I terminali di Astrolight hanno anche trasmesso gigabyte di dati con latenze e velocità che consentono più di 10 streaming video Hd simultanei in tempo reale, anche in presenza di pioggia e nebbia, sia di giorno che di notte.
Comunicazioni “invisibili”
“Il team di Astrolight ha trascorso due settimane vivendo e lavorando con la Marina portoghese a bordo di due delle loro flotte navali, installando i terminali laser Polaris. Hanno stabilito comunicazioni laser nave-nave non rilevabili, superando i loro obiettivi iniziali del 200% e dimostrando che i primi esperimenti possono andare meglio del previsto quando la tecnologia è ben sviluppata”, ha condiviso sui suoi social il Nato Defense innovation accelerator for the North Atlantic (Diana).
Tappa importante
“La partecipazione al Repmus, la più grande esercitazione navale della Nato, segna una tappa importante per gli innovatori del programma Diana della Nato – ha dichiarato James Appathurai, amministratore delegato di Nato Diana -. È l’occasione perfetta per queste aziende per dimostrare il valore che le loro soluzioni possono fornire in un contesto operativo, sfruttando al contempo le intuizioni e il feedback degli utenti finali man mano che si avvicinano all’adozione e alla diffusione. Le loro tecnologie esemplificano il tipo di innovazione che Diana è stata creata per sostenere: tecnologie all’avanguardia con un potenziale operativo reale, in grado di avere un impatto concreto”.





