DIFESA

Connessione 5G via satellite: trattativa fra Sateliot e gli eserciti europei



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La startup spagnola sta negoziando con alcuni ministeri della Difesa per dotare le loro forze armate di connessioni veloci, sicure e in grado di superare il digital divide. Obiettivo? Ridurre la dipendenza da Starlink

Pubblicato il 3 giu 2025



Space Economy, Italia, Europa

Decollano le trattative fra la startup satellitare spagnola Sateliot e alcuni ministeri della Difesa di Paesi europei allo scopo di offrire una connessione 5G ai loro eserciti sui campi di battaglia. Lo hanno confermato i co-fondatori dell’azienda all’agenzia Reuters.

Ridurre la dipendenza da Starlink

Il co-fondatore e ceo di Sateliot, Jaume Sanpera, ha affermato che l’azienda sta suscitando un interesse nei Paesi della regione che vogliono ridurre la loro dipendenza da aziende non europee di comunicazioni satellitari come SpaceX di Elon Musk, con la sua costellazione Starlink.

Raccolti 70 milioni

Sateliot è la prima azienda a gestire una costellazione di satelliti 5G IoT (Internet of Things) in orbita terrestre bassa (Leo) che agisce come estensione di roaming senza soluzione di continuità delle reti cellulari. Inoltre la startup di Barcellona ha di recente raccolto 70 milioni di euro di finanziamenti tra debito e capitale e prevede di offrire una connessione a banda stretta 5G a piccoli dispositivi in aree prive di copertura di telefonia mobile tramite satelliti.

Paesi top secret

“Il nostro servizio è applicabile alla logistica sul campo di battaglia, quindi siamo stati contattati per quella tecnologia”, ha detto alla Reuters Marco Guadalupi, co-fondatore e direttore tecnico di Sateliot, senza però rivelare in quali Paesi o in quanti.

La società ha firmato un accordo di esclusiva con l’appaltatore della difesa Indra, che detiene il 4% di Sateliot, per vendere i suoi servizi all’esercito.

Agricoltura e logistica

Oltre al settore della Difesa, altri potenziali clienti includono aziende di logistica, agricoltori, piattaforme petrolifere o applicazioni ambientali, che non necessitano di connessioni a banda larga in tempo reale.

L’azienda intende avviare il servizio commerciale entro due mesi a partire da fine maggio, fornendo i propri servizi agli operatori locali di telefonia mobile in tutto il mondo. I clienti finali pagherebbero circa 2,50 euro al mese per collegare un dispositivo per pochi minuti al giorno.

1 miliardo di fatturato

L’azienda intende dispiegare circa 100 satelliti entro il 2028 e raggiungere 1 miliardo di euro di fatturato entro il 2030. Migliorerà gradualmente la qualità della connessione, rendendo possibile la trasmissione di messaggi vocali man mano che la sua costellazione diventerà più densa.

Il ceo Sanpera ha rivelato sempre alla Reuters che, dopo l’ultimo round di finanziamento, lo Stato spagnolo detiene una quota del 20% in Sateliot.

L’azienda gestisce attualmente cinque nanosatelliti in orbita bassa, ciascuno delle dimensioni di un forno a microonde, e fornisce servizi a 12 clienti di prova.

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