ASTRONAUTICAL CONGRESS

Leonardo, Cingolani: “AI e cloud già in orbita, ora portare la digitalizzazione su pianeti e satelliti”



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“Stiamo entrando in una nuova era tecnologica che tiene conto della sostenibilità”. Ma secondo l’Ad della società “serve collaborazione pubblico-privato”. Attese entro fine anno novità sul fronte cyber: “Stiamo facendo una dozzina di due diligence”

Pubblicato il 14 ott 2024



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“Le tecnologie digitali, il cloud computing e l’AI sono state introdotte nello spazio fin dall’inizio. E serve portare la digitalizzazione sui satelliti e sui pianeti”. Roberto Cingolani, ceo di Leonardo, all’International Astronautical Congress 2024, ha anche detto che “è la prima volta che stiamo entrando in una nuova era tecnologica che tiene conto della sostenibilità”: “Tanti Paesi partecipano a questo evento e ciò rappresenta una speranza: la pace potrà essere più facile nello spazio che sulla Terra. I Paesi non hanno molta voglia di parlare dei loro business sulla Terra, ma parlano volentieri di quello che vogliono fare nello spazio”, ha aggiunto Cingolani.

Nuovo Rinascimento

“Leonardo è un immenso laboratorio per le tecnologie in via di sviluppo. È in corso un nuovo Rinascimento e lo spazio è il volto di questa rinascita. I privati sono entrati nell’agone ed è una vera buona nuova notizia la collaborazione pubblico-privato”, ha affermato ancora Cingolani.

Polo della cybersicurezza

A proposito di Leonardo, al Ciberteach Europe 2024, l’amministratore delegato ha ribadito che la società “deve diventare un operatore internazionale della cybersicurezza. Deve essere in buona salute anche se non c’è la guerra. È un obiettivo fondamentale. Non abbiamo profitti alti per la guerra, anzi sono trascurabili i nostri risultati con la guerra. Noi dobbiamo diventare un polo per la sicurezza, che ci sarà sempre in tempi di pace”.

Protezione dei dati, una priorità

“Siamo in un mondo wireless, dal telefonino, alle banche, la Pa, la difesa, tutto viene in qualche maniera controllato e basato sullo scambio di dati – ha detto Cingolani -. Il dato viaggia in aria e va protetto. Se qualcuno lo intercetta, non è più un dato proprietario. Quindi come mettevamo i soldi in cassaforte tanti anni fa, oggi dobbiamo mettere i dati in cassaforte. Per i dati la cassaforte sono i sistemi digitali dove ci sono i codici di sicurezza’’.

La crescita di Leonardo

”Noi sono sei o sette mesi che stiamo facendo una dozzina di due diligence – ha concluso Cingolani -. Alcune stanno andando a termine, altre le abbiamo già scartate. Per alcune abbiamo fatto un’offerta ma ha vinto un altro compratore. Stiamo andando avanti. Quando si tratta di acquistare cerchiamo di mantenere il costo dell’acquisto all’interno di un 15% del turnover del fatturato della divisione che acquista. Probabilmente entro la fine dell’anno avremo delle novità”.

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