“Trent’anni fa esistevano due mondi: il blocco occidentale, con Usa ed Europa, e chi comprava da Mosca. Poi sono arrivati i cinesi. Oggi c’è un terzo gruppo di Paesi – Corea del Sud, Turchia, persino Portogallo – che producono sistemi magari meno sofisticati, ma subito disponibili. La Polonia, per esempio, ha ordinato artiglieria semovente ai coreani: forse meno raffinata, ma pronta per la consegna. Se la minaccia è oggi, non puoi aspettare tre anni. E i turchi, all’inizio del conflitto ucraino, erano gli unici ad avere droni subito pronti. Questi nuovi attori sanno cosa serve e lo producono in fretta. E stanno prendendo fette di mercato importanti, anche in Europa”.
L’INTERVENTO
Satelliti e droni, Cossiga (Aiad): “Gli investimenti nella Difesa sono una necessità”
Il presidente della Federazione delle imprese italiane per l’aerospazio, la Difesa e la sicurezza: “Oltre ai finanziamenti, serve anche il tempo, fra i tre e i cinque anni. Le aziende del settore sono pronte a un cambio di passo, ma il divario tecnologico con gli Stati Uniti non si colma in un anno”

Continua a leggere questo articolo
Who's Who
Aziende
Argomenti
Canali