DIFESA PLANETARIA

Debutta l’italiano FlyEye, il telescopio cacciatore di asteroidi e comete



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Ohb Italia ha realizzato il primo strumento dell’Esa per la sorveglianza del cielo contro eventuale minace per la Terra. La sua visione multipla si ispira all’occhio di una mosca. Presto trasferito dal centro di Matera dell’Asi al Monte Mufara, in Sicilia, dove entrerà in funzione

Pubblicato il 12 giu 2025



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Ha aperto il suo “occhio” verso il cosmo per la prima volta. Ha debuttato il telescopio Flyeye, il più recente strumento di difesa planetaria dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e realizzato dall’azienda Ohb Italia.

Questo telescopio all’avanguardia made in Italy sorveglia il cielo alla ricerca di nuovi asteroidi e comete vicini alla Terra e che possano costituire un rischio o una minaccia per il nostro pianeta.

Da Matera alla Sicilia

FlyEye è stato collocato temporaneamente al Centro di geodesia spaziale dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) a Matera. Ma sarà presto trasferito sul Monte Mufara, in Sicilia, da dove comincerà il lavoro come guardiano globale impegnato nel monitoraggio del cielo terrestre.

Come l’occhio di una mosca

Dall’Ssi spiegano che ispirato al funzionamento dell’occhio di una mosca, il Flyeye è stato progettato da Esa e Ohb Italia per catturare in una sola esposizione una porzione di cielo più di 200 volte più ampia della Luna piena: una capacità decisamente superiore rispetto a quella dei telescopi convenzionali.

Ampio campo visivo

Grazie a questo considerevole campo visivo, il Flyeye sarà in grado di osservare automaticamente il cielo ogni notte, senza necessità di intervento umano, localizzando nuovi asteroidi potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta.

Immagine accurate

“In futuro, una rete composta da quattro telescopi Flyeye, distribuiti tra l’emisfero settentrionale e meridionale, collaborerà per incrementare ulteriormente la rapidità e l’accuratezza di queste indagini automatiche del cielo, riducendo al contempo la dipendenza dalle condizioni meteorologiche favorevoli in ciascun sito”, dice Ernesto Dölling, project manager del progetto Flyeye.

Asteroidi subito scovati

Richard Moissl, responsabile del planetary defence office dell’Esa, spiega che “individuare tempestivamente gli asteroidi che potrebbero rappresentare una minaccia, ci consente di avere più tempo per valutarne i rischi e, se necessario, predisporre una risposta adeguata. I telescopi Flyeye dell’Esa fungeranno da sistema di allerta precoce e le loro scoperte saranno condivise con l’intera comunità internazionale impegnata nella difesa planetaria”.

Ecosistema per la sicurezza

Eventuali nuove rilevazioni di asteroidi da parte dei telescopi Flyeye saranno verificate dal Centro di Coordinamento per i Neo (Near-Earth Object Coordination Centre) dell’Agenzia europea, che provvederà a trasmettere i dati al Minor Planet Center, il centro di riferimento mondiale per l’osservazione degli asteroidi. Gli astronomi potranno così effettuare osservazioni di follow-up per valutare con maggiore precisione l’eventuale pericolo di questi oggetti per la Terra.

Tecnologia innovativa

«Il design ottico unico del telescopio Flyeye è ottimizzato per effettuare ampie campagne osservative del cielo, garantendo al contempo un’elevata qualità dell’immagine su tutto il campo visivo – afferma Roberto Aceti, amministratore delegato di Ohb Italia -. Il telescopio è dotato di uno specchio primario di un metro di diametro, in grado di raccogliere efficacemente la luce proveniente dallo Spazio. Questa luce viene poi suddivisa in 16 canali separati, ciascuno dotato di una camera in grado di rilevare oggetti estremamente deboli. Ciò consente osservazioni simultanee ad alta sensibilità su una vasta area del cielo”.

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