DEEP SPACE

Europa Clipper, pronte le ali “solari” della maxi navicella Nasa



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Si tratta del mezzo più grande che l’Agenzia spaziale statunitense abbia mai costruito per le esplorazioni. I mega pannelli serviranno per alimentare gli spostamenti verso la luna ghiacciata di Giove. Il lancio previsto per l’autunno

Pubblicato il 28 ago 2024



Aerospazio, pianeti, orbita, terra

La navicella Europa Clipper della Nasa è stata equipaggiata con una serie di enormi pannelli solari al Kennedy Space Center in Florida, ciascuno dei quali misura circa 14,2 metri di lunghezza e 4,1 metri di altezza. Si tratta dei più grandi pannelli solari che l’Agenzia spaziale americana abbia mai sviluppato per una missione planetaria. Devono essere grandi per poter assorbire la maggior quantità possibile di luce solare durante l’esplorazione della luna di Giove Europa, che è cinque volte più lontana dal Sole rispetto alla Terra.

“Ali” giganti

Gli array sono stati ripiegati e fissati al corpo principale della navicella per il lancio, ma quando saranno dispiegati in ordita, Europa Clipper si estenderà per oltre 30,5 metri, pochi metri più di un campo da basket. Le “ali”, come le chiamano gli ingegneri, sono così grandi che possono essere aperte solo una alla volta nella camera bianca della Payload Hazardous Servicing Facility del Kennedy, dove i team stanno preparando il veicolo spaziale per il periodo di lancio, che inizierà il 10 ottobre.

Obiettivi della missione

I tre principali obiettivi scientifici di Europa Clipper sono: determinare lo spessore del guscio ghiacciato della luna e le sue interazioni con l’oceano sottostante, indagare sulla sua composizione e caratterizzare la sua geologia.

L’esplorazione dettagliata di Europa aiuterà gli scienziati a comprendere meglio il potenziale astrobiologico dei mondi abitabili al di là del nostro pianeta.

Volare nello Spazio profondo

Nel frattempo, gli ingegneri continuano a valutare i test condotti sulla resistenza alle radiazioni dei transistor della navicella. La longevità è fondamentale, perché la sonda viaggerà per più di cinque anni per arrivare al sistema di Giove nel 2030. Durante la sua orbita intorno al gigante gassoso, la sonda passerà più volte vicino a Europa, utilizzando una serie di strumenti scientifici per scoprire se l’oceano sotto il suo guscio di ghiaccio presenta condizioni che potrebbero sostenere la vita.

Cinque pannelli

Per alimentare questi sorvoli in una regione del sistema solare che riceve solo il 3-4% della luce solare che riceve la Terra, ciascun array solare è composto da cinque pannelli. Progettati e costruiti dal Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (Apl) di Laurel, nel Maryland, e da Airbus a Leiden, nei Paesi Bassi, sono molto più sensibili dei pannelli solari utilizzati nelle case e la navicella spaziale, altamente efficiente, sfrutterà al massimo l’energia generata.

700 watt di elettricità

Su Giove, gli array di Europa Clipper forniranno complessivamente circa 700 watt di elettricità, circa quanto serve a un piccolo forno a microonde o a una macchina per il caffè per funzionare. Sulla navicella, le batterie immagazzineranno l’energia necessaria per far funzionare tutta l’elettronica, un carico completo di strumenti scientifici, apparecchiature di comunicazione, il computer e un intero sistema di propulsione che comprende 24 motori.

 

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