ESPLORAZIONE DELL’UNIVERSO

Taglio del nastro per la nuova antenna europea per lo Spazio profondo



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Con 35 metri di diametro, fa parte del sistema Estrack dell’Esa. Inaugurata vicino a Perth, è costata 62,3 milioni di dollari. Entrerà in servizio nel 2026. Aschbacher: “È un investimento strategico, il primo passo per una cooperazione tra Europa e Australia”

Pubblicato il 8 ott 2025



Antenna Esa

Un diametro di 35 metri. Un costo di 62,3 milioni di dollari. Taglio del nastro nella base di New Norcia, 115 chilometri a nord di Perth, in Australia, per l’antenna tecnologicamente più avanzata dell’Agenzia spaziale europea (Esa) per l’esplorazione dello Spazio profondo.

Questo innovativo strumento ha una sensibilità tale da rilevare segnali estremamente deboli provenienti da veicoli spaziali più distanti. Un sofisticato dispositivo che fa parte del sistema Estrack, la rete di tracciamento dell’Esa che permette di seguire le sue missioni scientifiche e di esplorazione.

Investimento strategico

“Questo investimento strategico rafforza le capacità di comunicazione nello Spazio profondo dell’Esa e massimizza il ritorno sulla risorsa più preziosa delle nostre missioni, i dati forniti dalle sonde spaziali che viaggiano lontano dalla Terra – ha osservato il direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher -. Nuove ed entusiasmanti opportunità si aprono tra i settori spaziali europeo e australiano, con l’annuncio da parte dell’Australia di un mandato per avviare i negoziati per un accordo di cooperazione con l’Esa”.

Creerà posti di lavoro

Per il direttore dell’Agenzia spaziale australiana (Asa) Enrico Palermo, “questo investimento da parte dell’Esa e del governo australiano sbloccherà milioni di dollari di valore economico locale e creerà posti di lavoro nell’arco dei 50 anni di vita previsti”.

Le missioni di oggi e domani

I lavori per la realizzazione di questa antenna sono cominciati nel 2021 e si sono conclusi nei tempi previsti. La sua costruzione è il risultato della collaborazione fra l’industria europea e quella australiana.

Dall’Esa fanno sapere che l’entrata in servizio è prevista nel 2026. Così come spiegano che questa antenna permetterà di seguire le attuali missioni scientifiche Juice, Solar Orbiter, BepiColombo, Mars Express ed Hera. In futuro, invece, seguirà le missioni Ariel, Envision, Plato, Ramses e Vigil.

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