“Il sistema aerospaziale pugliese registra una costante di crescita e sviluppo da anni e questo ci permette oggi di allargare il campo della collaborazione ad aree del mondo storicamente consolidate in questo settore. Sia la parte industriale che accademica trovano in questa dimensione un ulteriore elemento di crescita e sviluppo”.
Giuseppe Acierno, presidente e direttore del Distretto tecnologico aerospaziale, traccia un bilancio positivo del tour in Puglia della delegazione statunitense composta da docenti e manager di primo piano del settore aerospaziale a stelle strisce. Così come è soddisfatto della vetrina offerta al sistema aerospaziale pugliese dall’Expo Osaka 2025.
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La delegazione americana
Scott McLaughlin, direttore dello Spazioporto of America, Charlene Jacka, ingegnere capo della SpaceWerx, il braccio innovativo della Us Space Force, e Jason Noble, direttore del Nasa White Sands Test Facility, hanno fatto tappa prima a Bari e poi nel Salento conoscendo un distretto spaziale in rampa di lancio sul fronte della ricerca e dell’innovazione tecnologica e scientifica.
Alleanza giapponese
A metà maggio il sistema aerospaziale pugliese ha potuto presentare le sue attività a Expo Osaka 2025 e anche in quella occasione il presidente Acierno ha illustrato le attività in corso e le potenzialità di sviluppo esistenti.
Anche con i giapponesi sono state poste le basi per creare a Grottaglie un hub congiunto euro-giapponese per testare scenari operativi avanzati nel contesto U-space/Aam, sfruttando la sinergia tra Sesar, Eurocontrol e il programma ReAmo Giappone.
Elementi concreti della proposta di collaborazione con il Giappone riguardano: il progetto pilota con droni per trasporto sanitario o logistico critico; uno scenario operativo condiviso Italia-Giappone; partnership industriali tra i due Paesi.
Alto tasso di innovazione
“È l’intero sistema pugliese che sorprende e attrae i nostri partner, colpiti dalla sua ricchezza, dal suo livello di integrazione e dal suo tasso di innovazione – aggiunge Acierno -. Si tratta di un sistema che certamente da maggior valore ai singoli attori dell’aerospazio pugliese e favorisce una maggiore efficacia delle politiche pubbliche”.
In sintesi, si può dire che ci sono tutte le condizioni per dare corpo a un sistema di relazioni accademiche e rapporti industriali tra le università pugliesi e le aziende pugliesi del settore aerospaziale e quelle degli Stati Uniti.
In particolare, la delegazione americana ha mostrato grande interesse per il Gatb (Grottaglie Airport Test Bed) e per i sei laboratori annessi.
Il prossimo step sarà una missione pugliese di una delegazione di rappresentanti delle attività aerospaziali esistenti nella Regione e dei rappresentanti delle università con l’obiettivo di raggiungere i seguenti quattro obiettivi.
Partnership tra atenei
In primo luogo, definire una collaborazione e cooperazione tra università Uniba Poliba Unisalento, per sviluppare attività congiunte di ricerca e di didattica e favorire lo scambio di docenti e studenti, scambiare studenti, professori e offrire ospitalità per dottorati e attività di ricerca congiunte con le università New Mexico Tech (Socorro), Utep (El Paso) e New Mexico State University (Las Cruces).
Grottaglie al centro
In secondo luogo, creare un accordo tra il Dta che gestisce l’Airport test bed di Grottaglie, la New Mexico State University Nmsu Uas Flight Test Site per sviluppo di attività di R&S e sperimentazione congiunte.
Scambi commerciali
In terzo luogo, costruire un rapporto di collaborazione tra Spaceport America e Grottaglie spaceport per arrivare a uno scambio di know how e definire campi di azione per attività commerciali congiunte. Infine: definire una partnership tra Space Werx e Dta per garantire l’accesso di imprese e università socie alle challenges della space force americana.