Thales Alenia Space, la joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), ha siglato un contratto del valore di 25 milioni di euro con l’Agenzia spaziale europea (Esa), per lo sviluppo (la cosiddetta Fase 1) di un servizio di rientro cargo in orbita bassa (Leo) per dimostrare la possibilità di un servizio completo di consegna del carico da e verso le stazioni spaziali in orbita terrestre bassa entro il 2028. Lo sviluppo di questo servizio è cofinanziato da Thales Alenia Space.
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Il ruolo di Thales Alenia Space
Nel corso di questa Fase 1 della durata di due anni (da giugno 2024 a giugno 2026), Thales Alenia Space, con la partecipazione di Altec (la joint venture tra Thales Alenia Space Italia e l’Agenzia spaziale italiana), parte del core team del progetto, svilupperà il servizio mediante il consolidamento del piano economico-finanziario e il coinvolgimento preliminare di investitori e potenziali clienti, e con un primo sviluppo del veicolo spaziale, con particolare attenzione ai requisiti, alle architetture, alla maturazione tecnologica e alle attività di eliminazione dei rischi.
In campo anche Altec
Thales Alenia Space in Italia è il primo contraente industriale, ma anche Thales Alenia Space in Francia sarà coinvolta nello sviluppo del veicolo spaziale mentre Altec sarà responsabile dello sviluppo del segmento di terra e degli sviluppi dell’infrastruttura di supporto per il recupero a terra.
Missione dimostrativa
La Fase 2 riguarderà il proseguimento dello sviluppo del servizio e del veicolo spaziale e la realizzazione della missione dimostrativa che include la consegna di un carico pressurizzato alla Iss (Stazione spaziale internazionale) e il rientro sicuro del carico sulla Terra è prevista per la fine del 2028.
Tecnologie per l’orbita bassa
Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, spiega che “oggi, facendo leva sulla sua esperienza nelle infrastrutture e nei veicoli per l’esplorazione dello Spazio, l’azienda, in piena sintonia con la visione e lo spirito delle Agenzie europea e italiana sceglie di competere e di investire nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per potenziare l’utilizzo dell’orbita terrestre bassa in Europa”.