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LeoLabs conquista Washington: maxi-contratto per la sicurezza spaziale Usa



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La società californiana ottiene da Dipartimento del commercio e Space Force un accordo storico per fornire il proprio catalogo di “oggetti” in orbita. Per la prima volta più agenzie federali useranno su larga scala dati commerciali per sicurezza e traffico spaziale. L’azienda consolida così la sua ascesa nel mercato della sorveglianza orbitale

Pubblicato il 12 dic 2025



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Il governo americano punta deciso sulla sorveglianza orbitale made in Silicon Valley. LeoLabs, società californiana specializzata in monitoraggio dei detriti e analisi del traffico in orbita bassa, ha ottenuto un contratto congiunto dal Dipartimento del commercio e dalla Us Space Force per fornire l’accesso al proprio catalogo di “oggetti” spaziali. L’intesa segna un passaggio strategico: per la prima volta più agenzie federali si appoggiano in modo coordinato a un’unica piattaforma commerciale per missioni di sicurezza e space safety.

Più spazio ai privati

L’accordo rientra nel solco tracciato dall’ordine esecutivo presidenziale volto a favorire soluzioni commerciali efficienti nei contratti pubblici. Tradotto: quando il settore privato è più rapido e competitivo, Washington lo integra senza esitazioni. LeoLabs, con i suoi quasi 25 mila oggetti catalogati in orbita bassa e un tasso di copertura del 99,3% rispetto al catalogo pubblico del Pentagono, è diventata un interlocutore difficile da ignorare.

Allarmi tempestivi

I dati forniti – osservazioni radar, aggiornamenti sugli stati orbitali e segnalazioni di manovre – confluiranno nella Unified Data Library della Space Force e saranno impiegati dall’Office of Space Commerce per valutare l’integrazione della componente commerciale nel nuovo sistema federale di gestione del traffico spaziale, il TraCss. Per gli operatori significa potenzialmente ricevere avvisi più tempestivi e precisi su rischi di collisione, un tema sempre più urgente con il proliferare di satelliti e costellazioni.

Rivalità tecnologica

La Space Force, tramite il Joint Commercial Operations cell, userà invece l’intero catalogo per rafforzare la Space Domain Awareness, settore sempre più strategico in un contesto di rivalità tecnologica e militare in orbita. Il tutto mentre LeoLabs continua a espandere la propria presenza nei programmi federali: nel 2025 i contratti governativi hanno superato i 29 milioni di dollari, con una crescita del 180% rispetto all’anno precedente.

Nuovi radar

A spingere l’azienda è anche l’investimento in radar di nuova generazione. Due finanziamenti SpaceWerx consentiranno di costruire un sistema Uhf nella regione indo-pacifica e di sviluppare un aggiornamento software per intercettare lanci stranieri tramite la classe di radar mobili Scout. Una chiara indicazione di dove si stia spostando la competizione tecnologica: più capacità, più velocità, più automazione.

Cambio di marcia

“Fino a ieri certe missioni erano esclusivamente in mano al governo. Oggi possiamo sostenerle noi”, ha dichiarato il ceo Tony Frazier. Una frase che riassume bene la direzione di marcia. Lo Spazio, sempre più affollato e geopoliticamente sensibile, sta diventando anche un terreno dove l’innovazione privata influenza direttamente le priorità della sicurezza nazionale statunitense.

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