Il successo apparente del lancio Soyuz Ms-28, decollata dal cosmodromo di Baikonur con due cosmonauti russi e un astronauta della Nasa, ha lasciato dietro di sé una falla che rischia di pesare sull’intero programma spaziale di Mosca, gestito dall’agenzia Roscosmos . Subito dopo il decollo, una verifica tecnica ha rivelato danni estesi alla rampa 31/6, l’unica ancora operativa per le missioni con equipaggio e per i rifornimenti diretti alla Stazione spaziale internazionale (Iss).
IL CASO
Rampa Soyuz fuori uso a Baikonur: stop ai lanci russi verso la Stazione Spaziale
Il lancio della missione Soyuz Ms-28 ha provocato gravi danni alla rampa 31/6, l’unica struttura russa abilitata ai voli con equipaggio e ai cargo verso la Iss. Roscosmos minimizza, ma gli esperti temono mesi di blocco e un impatto immediato sulla presenza di Mosca in orbita

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