MISSIONE ARTEMIS

Ritorno sulla Luna: gli Stati Uniti stanziano 10 miliardi



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La legge One Big Beautiful Bill firmata dal presidente Trump assegna nuovi fondi alla Nasa per le missioni Artemis 4 e 5, per lo sviluppo del Luna Gateway e per un orbiter per Marte, oltre a fondi per la Stazione spaziale internazionale. Ma questi finanziamenti sembrano in contrasto con i tagli all’Agenzia spaziale proposti dalla Casa Bianca nel 2026

Pubblicato il 8 lug 2025



luna

Via libera “One Big Beautiful Bill Act”. Con questa legge, approvata al Congresso e firmata dal presidente Donald Trump, gli Stati Uniti stanziano 10 miliardi di dollari, disponibili fino al 30 settembre 2032, per i programmi spaziali della Nasa. Ma questi finanziamenti sembrano in contrasto con i tagli all’Agenzia spaziale americana proposti dalla Casa Bianca il prossimo anno.

Missioni Artemis 4 e 5

La quota maggiore di questa cifra, pari a 4,1 miliardi di dollari, sarà destinata “per l’approvvigionamento, il trasporto, l’integrazione, il funzionamento e altre spese necessarie del sistema di lancio spaziale per le Missioni Artemis 4 e 5“. Il disegno di legge stabilisce che non meno di 1,025 miliardi di dollari dovrebbero essere spesi per il razzo vettore pesante ogni anno tra il 2026 e il 2029.

Include anche 20 milioni di dollari per finanziare la navicella spaziale Orion “da utilizzare con il Sistema di Lancio Spaziale per la Missione Artemis 4 e da riutilizzare nelle successive missioni Artemis”.

Queste due voci sono in contrasto con il bilancio proposto dalla Casa Bianca per la Nasa, che ha cercato di porre fine ai programmi Sls e Orion dopo il lancio della missione Artemis III.

2,6 miliardi per il Lunar Gateway

Il disegno di legge prevede inoltre un finanziamento di 2,6 miliardi di dollari per il Gateway, una stazione spaziale lunare in costruzione grazie alla cooperazione internazionale di paesi come Canada, Giappone, Emirati Arabi Uniti e l’Agenzia spaziale europea (Esa).

Questa legge prevede che almeno 750 milioni di dollari debbano essere spesi per il Gateway durante gli anni fiscali 2026, 2027 e 2028.

Modulo Halo

Sia Northrop Grumman che Thales Alenia Space sono appaltatori principali del Gateway, rispettivamente per i moduli Halo (Habitation and Logistics Outpost) e I-Hab (International Habitation). Maxar Technologies è stata selezionata come appaltatrice principale per il modulo Ppe (Power and Propulsion Element).

Il lancio di Ppe e Halo è previsto a bordo di un razzo Falcon Heavy di SpaceX non prima di dicembre 2027, meno di un anno prima della prevista missione Artemis 4, ma un rapporto pubblicato dal Government Accountability Office (Gao) degli Stati Uniti nel luglio 2024 ha espresso alcune preoccupazioni riguardo al piano di gestione della massa della Nasa.

Orbiter per Marte

Il disegno di legge include anche 700 milioni di dollari per un nuovo progetto denominato “un orbiter per telecomunicazioni ad alte prestazioni per Marte”. La legislazione prevede che sia operativo sia per la missione Mars Sample Return, che la Casa Bianca vorrebbe anch’essa bocciata, sia per future missioni su Marte, sia con equipaggio che robotiche.

Fondi per la Stazione spaziale

L’One Big Beautiful Bill Act finanzia anche la Stazione spaziale internazionale (Iss) con 1,25 miliardi di dollari, disponendo che i fondi siano distribuiti in rate non inferiori a 250 milioni di dollari durante gli anni 2025-2029.

La Casa Bianca sta cercando di ridurre significativamente l’importo dei fondi destinati sia alle operazioni della Iss che alle attività scientifiche condotte a bordo.

Una somma di 325 milioni di dollari sono stati inoltre stanziati per soddisfare un contratto con SpaceX annunciato dalla Nasa nel giugno 2024. Questo contratto riguarda lo sviluppo e la consegna del veicolo di deorbitazione statunitense, progettato per abbassare lentamente l’orbita della stazione spaziale prima di atterrare sull’Oceano Pacifico al termine della sua vita operativa nel 2030.

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