lancio flop

SpaceX, fallisce il test numero 9 di Starship. Musk: “Ora un volo ogni 3-4 settimane”



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Il mega-razzo sviluppato per andare su Marte è esploso sull’Oceano Indiano prima della prevista discesa verso la Terra. Il vettore ha subito una perdita di carburante dopo circa 30 minuti di volo. Ma il numero uno di SpaceX parla di “grande miglioramento”

Pubblicato il 28 mag 2025



starlink – musk – SpaceX 2

Ancora una battuta d’arresto, la terza consecutiva, per il mega-razzo Starship, che la società SpaceX del multimiliardario Elon Musk sta sviluppando per andare su Marte.

Nel suo nono volo di prova senza equipaggio, il veicolo spaziale è riuscito a superare l’atmosfera, per poi esplodere prima della prevista discesa verso la Terra.

L’impegno di Musk

“La Starship ha raggiunto il limite di spegnimento previsto per i motori, un grande miglioramento rispetto all’ultimo volo – ha scritto su “X” Elon Musk, amministratore delegato di SpaceX -. Ora abbiamo molti dati utili da analizzare. La cadenza di lancio per i prossimi tre voli sarà più rapida, circa uno ogni 3 o 4 settimane”.

Razzo alto 123 metri

Il gigantesco razzo, alto 123 metri e grande come un palazzo di 40 piani, è esploso mentre precipitava verso l’Oceano Indiano, a circa 60 chilometri dalla Terra.

Era partito dalla base Starbase di SpaceX nel Texas meridionale. Ma ha subito una perdita di carburante dopo circa 30 minuti di volo. Ha iniziato, quindi, a ruotare su se stesso, precipitando.

Lo scopo della missione era che Starship completasse il suo percorso di volo con una discesa controllata e un ammaraggio nell’Oceano Indiano in meno di 90 minuti.

Successi di ricerca

Il razzo si è disintegrato sopra l’Oceano Indiano dopo aver perso il controllo durante il rientro sulla Terra. Guai però a chiamare quanto accaduto un “fallimento”: SpaceX, infatti, definisce abitualmente i voli di prova come “successi di ricerca”.

“Con un test come questo, il successo deriva da ciò che impariamo, e il test di oggi ci aiuterà a migliorare l’affidabilità di Starship, mentre SpaceX cerca di rendere la vita multiplanetaria”, ha dichiarato l’azienda in un post.

Tuttavia, gli esperti rimarcano che Starship non sia riuscita a raggiungere diversi traguardi fondamentali nei test, come il tentativo di dispiegare satelliti fittizi e di riaccendere il motore nello Spazio.

Mezza delusione

Difficile dunque non parlare di delusione tra gli addetti ai lavori, anche tendendo presente che per la prima volta, l’azienda ha riutilizzato uno dei suoi razzi propulsori Super Heavy, dopo essere riuscita a “riconquistare” con successo il veicolo alto 60 piani in un test precedente.

In ogni caso, viene sottolineato, la navicella ha percorso una distanza maggiore sulla sua traiettoria di volo rispetto ai test precedenti di quest’anno.

Le ultime due missioni di prova, il 7 gennaio e l’8 a marzo, si erano concluse con un’esplosione della parte superiore del veicolo a pochi minuti dal lancio.

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