Dopo il rinvio dovuto a un problema tecnico e al maltempo, il decimo test di Starship è stato un successo. Una svolta dopo una serie di voli falliti in precedenza. La navicella di SpaceX ha superato la fase di sviluppo e lanciato i primi satelliti simulati.
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Obiettivi raggiunti
Starship di Elon Musk ha lanciato in orbita il suo primo lotto di satelliti Starlink simulati e ha testato le nuove piastrelle dello scudo termico durante la sua immersione nell’atmosfera terrestre, raggiungendo traguardi di sviluppo che erano stati rallentati da una serie di fallimenti nei test precedenti.
Il decollo dal Texas
Il gigantesco sistema Starship, alto 123 metri, nel suo decimo volo di prova è decollato intorno alle 19.30 (ora locale) dalla base Starbase di SpaceX nel sud del Texas, seguito dal suo imponente booster Super Heavy che ha rilasciato lo stadio superiore della Starship nello Spazio tre minuti dopo, a decine di chilometri dal suolo.
Satelliti rilasciati in orbita
Dopo circa 30 minuti di volo nello spazio, il sistema di dispiegamento satellitare “Pez” di Starship ha rilasciato per la prima volta otto satelliti Starlink fittizi, una dimostrazione fondamentale per un razzo che rappresenta il futuro dell’attività di lancio dominante di SpaceX.
Scudo termico innovativo
Il rientro supersonico di Starship nell’atmosfera terrestre sopra l’Oceano Indiano, circa un’ora dopo l’inizio della missione, ha messo alla prova una serie di piastrelle esagonali dello scudo termico, mentre la compagnia spaziale del miliardario Musk cerca di creare uno scudo esterno che richieda poca o nessuna manutenzione dopo ogni utilizzo.
I veicoli spaziali che tornano sulla Terra hanno storicamente richiesto nuovi scudi termici o riparazioni dopo ogni missione, data l’erosione distruttiva e brutale causata dall’attrito atmosferico ad alta velocità.
Sfide ingegneristiche
“Ci sono ancora migliaia di sfide ingegneristiche da affrontare, sia per la navicella che per il booster, ma forse la più grande è lo scudo termico orbitale riutilizzabile”, ha detto Musk durante una diretta streaming di SpaceX.
La missione si è conclusa con un atterraggio verticale stabile, guidato dal motore, sulla superficie dell’oceano a ovest dell’Australia.
Luna e Marte
Al di là del risultato positivo di questo test di volo, rimane ancora molto lavoro da eseguire prima che Starship possa portare gli equipaggi della Nasa sulla Luna nell’ambito del programma Artemis.
L’Agenzia spaziale americana ha scelto Starship per portare i suoi primi astronauti sulla superficie lunare dopo il programma Apollo. E Musk vede Starship, progettato per essere completamente riutilizzabile, come progetto fondamentale per realizzare il suo obiettivo di trasportare regolarmente esseri umani addirittura su Marte.






