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Trasporto spaziale: l’Esa guida il futuro ecosistema europeo



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Il nuovo lanciatore riutilizzabile dell’Agenzia spaziale trasformerà i viaggi in orbita. Prevista la creazione di hub nello Spazio per fornire servizi logistici molto simili a quelli degli aeroporti o delle stazioni ferroviarie sulla Terra

Pubblicato il 24 set 2025



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Il programma preparatorio per il futuro lanciatore dell’Esa creerà un ecosistema di trasporto spaziale, guidando le aziende e gli ingegneri di oggi nello sviluppo e nella sperimentazione delle tecnologie necessarie per soddisfare le esigenze future.

Il trasporto spaziale si orienterà verso lanciatori riutilizzabili che supporteranno un ecosistema industriale completo intorno alla Terra. Nei prossimi decenni, l’Agenzia spaziale europea (Esa) prevede che gli hub di trasporto in orbita intorno al nostro pianeta forniranno servizi logistici molto simili a quelli degli aeroporti o delle stazioni ferroviarie sulla Terra.

Servizi in orbita

Questi hub offriranno servizi di rifornimento e manutenzione per i veicoli spaziali e forniranno piattaforme per la produzione e l’assemblaggio e per il trasporto spaziale verso altre destinazioni spaziali verso altre orbite intorno alla Terra o destinazioni nello Spazio.

Missione dimostrativa

L’obiettivo finale delle aziende che lavorano alla verifica del concetto è quello di effettuare una missione dimostrativa nello Spazio. Insieme all’Esa, le aziende raggiungeranno questo obiettivo attraverso un processo che inizia con la discussione delle esigenze e la proposta di soluzioni, seguito dalla verifica dei casi d’uso e dalla collaborazione su norme e regolamenti.

Lo sviluppo e la dimostrazione di queste nuove tecnologie dovrebbero inoltre aprire opportunità commerciali per le aziende europee di trasporto spaziale.

Progetto Odyssey

Infine, il progetto Odyssey propone di riunire tutte queste tecnologie chiave in un unico pacchetto, fornendo un servizio dedicato ai veicoli di trasporto e ai veicoli spaziali in orbita: un deposito di propellente senza equipaggio che offre servizi di rifornimento.

Chiamato Odyssey (abbreviazione di Orbital Depot for Your Sustained Space Exploration & beYond), questo deposito immagazzinerebbe il propellente portato dai razzi di rifornimento in visita e lo distribuirebbe secondo necessità ai veicoli spaziali in sosta verso destinazioni più lontane come la Luna o Marte, o ai satelliti di navigazione in orbita terrestre che hanno esaurito tutto il loro propellente e necessitano di un rifornimento per prolungare la loro vita utile. Il concetto Odyssey, se dimostrabile la sua fattibilità, contribuirebbe anche a un uso più sostenibile delle risorse.

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