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Una casa made in Italy sulla Luna: primo via libera al modulo Mph



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Il progetto è coordinato dall’Agenzia spaziale italiana, nell’ambito della cooperazione bilaterale con la Nasa, e vede in campo i laboratori di Torino di Thales Alenia Space con il contributo di Altec a cui saranno affidate le operazioni di controllo da Terra

Pubblicato il 29 lug 2024



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Primo via libera alla “casa” made in Italy sulla Luna. Promossa la mission definition review del progetto Mph, il modulo abitativo di superficie lunare, che vede impegnata in pole position l’Agenzia spaziale italiana, insieme alla Nasa, nel programma Artemis per il ritorno degli astronauti sul satellite naturale dopo più di mezzo secolo.

Il modulo Mph ha l’obiettivo principale di diventare la “casa” degli astronauti sul suolo del nostro satellite ed è un progetto coordinato da Asi, sviluppato da Thales Alenia Space nei laboratori di Torino, che vede anche il contributo di Altec a cui saranno affidate le operazioni di controllo da Terra quando il modulo sarà operativo sulla Luna.

E ora il test finale

La conclusione positiva della review Mdr condotta dall’Asi sotto la supervisione di esperti Nasa, presenti in qualità di osservatori, è il passo fondamentale per sostenere l’esame finale previsto il prossimo settembre a Washington e che sarà svolto a cura dei responsabili dell’Agenzia americana per il programma Artemis e della “Moon to Mars Strategy”.

Sarà questo il passaggio che auspicabilmente avvierà il processo di inclusione del modulo abitativo italiano nell’architettura finale del futuro programma lunare. Un traguardo che, quando raggiunto, andrà a confermare le competenze italiane e la piena maturità del progetto.

Protagonisti del ritorno sulla Luna

‘Il superamento di questa fase conferma, ancora una volta, la lungimiranza degli investimenti fatti negli anni che hanno permesso al sistema Paese di acquisire – sottolinea il presidente dell’Asi, Teodoro Valente – competenze esclusive nella realizzazione di moduli abitativi. Un vero primato mondiale. Questo ulteriore riconoscimento della Nasa apre la possibilità di essere tra i protagonisti nell’insediamento umano della Luna. L’industria, la ricerca e l’accademia sono capaci di affrontare e dare risposte tecnologicamente all’avanguardia nel solco del Made in Italy dello spazio. Il coordinamento e la sinergia messa in campo da tutti gli attori sono oggi stati premiati dal primo via libera della Nasa, di cui siamo partner essenziali per lo sviluppo di sistemi complessi per l’esplorazione umana dello spazio”.

Italia in prima fila

Con il programma Artemis, la Nasa sta guidando l’esplorazione umana della Luna. L’Italia è stata tra i primi otto firmatari degli Artemis Accords nel 2020, proponendosi per la realizzazione del primo elemento destinato a costituire il nucleo di un insediamento permanente sulla superficie lunare. Mph sarà, quindi, il primo modulo del programma Artemis che arriverà sulla Luna e permetterà il soggiorno in sicurezza degli astronauti.

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