IL CASO

Internet via satellite, SpaceX fa ricorso contro il no della Fcc ai sussidi

Appello della società di Musk contro la Federal Communications Commission che ha negato 885 milioni di fondi alla costellazione Starlink per superare il digital divide nelle zone rurali. “Mossa gravemente ingiusta”

12 Set 2022

Paolo Marelli

Internet-satellite

Nuova battaglia legale. SpaceX ha fatto ricorso in appello contro la decisione della Federal Communications Commission (Fcc) degli Stati Uniti di negare alla compagnia spaziale 885,5 milioni di dollari di finanziamenti (come sussidi) per portare la banda larga nelle zone rurali grazie ai suoi satelliti. Nel ricorso, la società di Elon Musk ha definito l’altolà della Fcc una mossa “imperfetta” e “gravemente ingiusta” che favorirebbe la fibra ottica a danno della connessione Internet via satellite.

SpaceX: “Una decisione presa non sul merito”

Ad agosto la Fcc aveva respinto le richieste di SpaceX e Ltb Broadband del miliardario Elon Musk di beneficiare dei fondi che erano stati assegnati provvisoriamente nel 2020 nell’ambito del Rural Digital Opportunity Fund della commissione. Un programma multimiliardario in cui SpaceX avrebbe dovuto ricevere 885,5 milioni di dollari per fornire Internet via satellite a regioni degli Stati Uniti con poca o nessuna connessione alla Rete.

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“La decisione sembra essere stata presa con una chiara predilezione verso la fibra, piuttosto che una decisione basata sul merito di collegare effettivamente gli americani non serviti”, ha scritto il direttore senior per le politiche satellitari di SpaceX, David Goldman, nel suo ricorso in appello presentato il 9 settembre. Dal canto suo, la Fcc non ha rilasciato alcun commento.

In Rete grazie a Starlink in 35 stati Usa, ma il servizio è troppo caro?

Per ora Starlink di SpaceX, che è una costellazione di oltre 3.000 satelliti in orbita terrestre bassa in continua crescita, ha decine di migliaia di utenti negli Stati Uniti, i quali pagano almeno 599 dollari per un user terminal e 110 dollari al mese per il servizio.

Annunciando il rifiuto ad agosto, la presidente della Fcc Jessica Rosenworcel aveva affermato che la tecnologia di Starlink “è davvero promettente” ma che non soddisferebbe i requisiti del programma. Inoltre, aveva citato dei dati che mostravano un costante calo della velocità di connessione nell’ultimo anno e aveva definito il prezzo del servizio troppo alto per consumatori.

SpaceX nell’ambito del programma aveva cercato di fornire un servizio a 100/20 Mbps a 642.925 località in 35 stati americani. Nel suo appello, la società di Musk ha sostenuto che la Fcc ha valutato erroneamente le prestazioni di Starlink.

Frattura nella Fcc: voci contro all’interno della commissione

Il commissioner della Fcc, Brendan Carr, in una dichiarazione ad agosto, si era opposto alla decisione della Fcc e aveva criticato l’agenzia per aver rifiutato i fondi senza un voto dell’intera commissione.

“Per essere chiari, questa è una decisione che dice alle famiglie americane che dovrebbero semplicemente continuare ad aspettare e a convivere col divario digitale pur essendoci la tecnologia per migliorare le loro vite”, ha concluso Carr.

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