L'ACCORDO

D-Orbit con Zenno Astronautics per il controllo avanzato delle navicelle

L’azienda italiana fornirà alla start-up neozelandese un servizio di lancio “tutto incluso”, permettendole di sperimentare in orbita eliosincrona un innovativo sistema di stabilizzazione basato su magnete a superconduttore

16 Set 2022

Nicola Desiderio

D-Orbit Zenno Astronautics

D-Orbit porterà in orbita con il suo Ion Satellite Carrier lo Z01, il prototipo del magnetotorquer superconduttore di nuova generazione che la Zenno Astronautics, start-up neozelandese con quartier generale a Auckland, sta mettendo a punto per controllare e stabilizzare le navicelle superando ampiamente per prestazioni gli attuali sistemi di controllo magnetico.

Magnete a superconduttore

Il magnetotorquer è un generatore di coppia torcente che, come altri dispositivi simili, interagisce con il campo magnetico della Terra generando una rotazione della navicella e cambiandone dunque l’assetto di volo orbitale. Al contrario però di quelli esistenti e già disponibili, lo Z01 utilizza un magnete composto da una bobina in materiale superconduttore che ad alte temperature attiva le sue proprietà magnetiche minimizzando l’impedenza. Questo permette il passaggio di correnti estremamente intense e la generazioni di momenti dipolari nettamente più forti.

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Caratteristiche superiori

Oltre a prestazioni di picco superiori, lo Z01 permette una maggiore flessibilità dando la possibilità di regolare il momento polare da 5 a 25.000 Am2 con un rapporto momento/massa superiore da 4 a 8 volte e dimensioni più compatte, tanto da essere più corto da 3 a 7 volte. Questo vuol dire che ha in assoluto una massa inferiore, permettendo di alleggerire il payload nella sua interezza, e la sua compattezza gli dà modo di adattarsi più facilmente a diversi tipi di impiego e disposizione grazie anche alla sua forma, a pancake o a scatoletta di tonno.

Servizio completo

Il contratto con D-Orbit comprende l’integrazione del payload all’interno del veicolo di trasferimento orbitale Ion Satellite Carrier, il trasporto al sito di lancio, l’integrazione a bordo del razzo vettore, il lancio e le operazioni in orbita e infine anche una missione di verifica. Il lancio, previsto per il quarto trimestre del 2023, avrà come obiettivo un’orbita eliosincrona con un’altitudine media di circa 550 km. Dunque un servizio completo secondo la filosofia aziendale dell’azienda di Fino Mornasco (CO). Non è stato invece reso noto l’operatore al quale la D-Orbit si affiderà né il sito di lancio.

Collaborazione agli antipodi

L’innovazione apportata da aziende come Zenno – ha dichiarato Renato Panesi, chief commercial officer di D-Orbit – combinata con la flessibilità di Ion Satellite Carrier nell’eseguire missioni di validazione in orbita, sta accelerando il progresso verso veicoli spaziali ad alte prestazioni a prezzi più accessibili”. Soddisfazione è stata espressa anche da parte della Zenno Astronautics. “La capacità e l’esperienza di D-Orbit – ha affermato il ceo, Max Arshavsky che ha firmato l’accordo con Matteo Bartolini, head of sales engineering di D-Orbit (foto) – ci danno la sicurezza di cui abbiamo bisogno per dimostrare la nostra tecnologia nello spazio”.

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