LA COLLABORAZIONE

Osservazione della Terra: Italia e Germania insieme per i dati iperspettrali dei satelliti

Le agenzie spaziali Asi e Dlr hannno firmato ieri un accordo quadro fino al 2030 per la condivisione e la promozione delle informazioni provenienti da Prisma ed EnMap

23 Set 2022

Nicola Desiderio

Saccoccia Peltzer

Italia e Germania condivideranno i propri dati iperspettrali fino al 2030 grazie ad un accordo quadro firmato dal presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia e Walther Pelzer, il direttore della Deutsches Zentrum für Luft und Raumfahrt (Dlr) ovvero l’agenzia spaziale tedesca.

La firma allo Iac di Parigi

La firma dell’intesa è arrivata ieri a Parigi per l’ultima giornata della 73ma edizione dell’International Astronautical Congress (Iac) e rappresenta il secondo accordo quadro tra le due agenzie dopo quello firmato nel 2007. Secondo quanto siglato tra Saccoccia e Pelzer, Ais e Dlr si impegnano a condividere i dati iperspettrali accanto alle strategie, metodologie e i risultati delle missioni iperspettrali di Osservazione della Terra Prisma (iperspettrali PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa) ed EnMAP Environmental Mapping and Analysis Program) di Dlr fino al 31 dicembre 2030.

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Potenziare l’analisi iperspettrale

Qualora la scadenza tecnica delle rispettive missioni vada oltre questo termine, farà fede quest’ultima e, per rinnovare dell’accordo, sarà sufficiente uno scambio di lettere tra Asi e Dlr. Il mutuo impegno tra le parti sarà fornire visibilità sulle attività e risultati nel campo delle applicazioni di Osservazione della Terra basate sui dati iperspettrali e sostenere l’organizzazione e partecipazione congiunta a workshop, eventi educativi e informativi. Grazie a queste e ad altre attività comuni, saranno aumentate la conoscenza delle capacità delle missioni Prisma e EnMAP a sostegno del progresso delle tecnologie di analisi iperspettrali.

Analogie tecniche profonde

La condivisione dei dati sarà sicuramente favorita anche dalle analogie tecnologiche e costruttive che esistono tra i due satelliti. A realizzare entrambi ha infatti provveduto come capofila la Ohb, rispettivamente dalla filiale italiana e da quella tedesca Ohb System AG. Prisma ha a bordo strumenti forniti da Leonardo ed è stato lanciato con un vettore Vega nel marzo del 2019 dalla base di Kourou, nella Guyana francese. EnMAP è invece partito in ride share su un Falcon 9 di Space X lo scorso 1 aprile 2022. Entrambi i satelliti viaggiano in orbita eliosincrona a oltre 600 km di altitudine. Per entrambi, la durata prevista della missione è di 5 anni.

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