L’INTERVENTO

Aerospazio, Colombo: “L’Emilia-Romagna può diventare la Silicon Valley d’Europa”



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La deputata di Fratelli d’Italia ed esponente dell’Intergruppo parlamentare: “Abbiamo il supercalcolatore Leonardo, università e centri di ricerca che girano attorno al mondo aerospaziale. Le imprese che stanno intercettando e che sfrutteranno con tempismo le opportunità di business offerte dalla combinazione di tecnologia digitale e spaziale avranno un importante vantaggio competitivo negli anni a venire, e qui la Regione avrà un ruolo chiave”

Pubblicato il 16 set 2024



Space Economy, Italia, Europa2

“Le imprese che stanno intercettando e che sfrutteranno con tempismo le opportunità di business offerte dalla combinazione di tecnologia digitale e spaziale avranno un importante vantaggio competitivo negli anni a venire, e qui la Regione avrà un ruolo chiave”. È quanto sostiene Beatriz Colombo, deputato di Fratelli d’Italia ed esponente dell’Intergruppo parlamentare aerospazio, in occasione degli Stati Generali della Space Economy di Milano.

“Io ho un sogno, far si che la mia regione, l’Emilia Romagna, già leader in Italia, diventi la nuova Silicon Valley d’Europa, non solo perché abbiamo il Supercalcolatore Leonardo ma per tutte le università e centri di ricerca che girano attorno al mondo aerospaziale – ha aggiunto Colombo -. Sono circa 7.3 miliardi di euro i fondi previsti per i programmi spaziali fino al 2026, se ben sfruttati non solo l’Emilia Romagna ma l’intera industria italiana potrà registrare una importante crescita”.

Italia in prima fila

“Siamo l’unico Paese al mondo in grado di costruire moduli spaziali, oltre il 40% del volume abitabile dell’attuale Stazione spaziale internazionale è Made in Italy. Insomma, l’Italia nello Spazio è in prima fila. L’Italia – ha proseguito – è ricca di energie da liberare e di competenze. Nella sola Emilia Romagna, la mia regione, le aziende interessate a questo settore sono ben 200. È una nuova rivoluzione, come quella di Internet e del digitale di inizio millennio”. Colombo ha concluso sottolineando che si tratta di “un processo che non può essere ignorato e a cui possono contribuire tutti, anche le piccole e medie imprese perché esistono enormi spazi da ricoprire”.

Missione coreana

Intanto si è tenuto un incontro tra imprese emiliano-romagnole e coreane dei settori aerospazio, mobilità, innovazione e big data, per stringere alleanze e scambiare idee e progetti. Questa missione si inserisce in un quadro di relazioni tra Emilia Romagna e Corea, successivo alla istituzionale della Regione a Seoul e Daejeon dello scorso marzo, con la partecipazione di centri di ricerca, università, cluster e imprese innovative dei due territori.

La delegazione coreana, guidata da Kim Wooyoun, presidente del polo tecnologico Daejeon Technopark, si è incontrata con l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla.

Protocollo d’intesa

Per rafforzare le relazioni tra i due territori è stato firmato un protocollo d’intesa tra Art-Er, società consortile della Regione per la ricerca e l’innovazione che associa tutte le università e i centri di ricerca nazionali dell’Emilia-Romagna, e il Daejeon Technopark e Diva la società coreana che sostiene crescita e accelerazione delle startup. L’intesa favorisce le reciproche collaborazioni in ambiti strategici come aerospazio, mobilità, innovazione e big data. Tra i punti principali dell’accordo lo sviluppo di startup, scambi di visite aziendali, business matching tra aziende coreane ed emiliano-romagnole per opportunità di collaborazione commerciale nelle due aree o in altri mercati esteri come Europa e Asia.

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