La Germania si prepara a un salto strategico nello spazio. Il ministro della Ricerca, Dorothee Baer, ha dichiarato a Reuters che Berlino è pronta a impegnare fino a 5 miliardi di euro nel prossimo Consiglio ministeriale dell’Agenzia spaziale europea (Esa), che si terrà a Brema il 26 e 27 novembre. Si tratta di un aumento significativo rispetto ai circa 3,5 miliardi di euro stanziati tre anni fa.
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35 miliardi di spesa
Secondo Baer, questo nuovo impegno di bilancio non è solo un atto simbolico ma parte di una più ampia strategia nazionale che vede lo Spazio come una leva fondamentale della sicurezza. Nel documento presentato il 19 novembre, il governo tedesco ha infatti annunciato un investimento fino a 35 miliardi per potenziare la sua capacità difensiva spaziale.
Più spazio alle startup
“Abbiamo troppo a lungo goduto del dividendo di pace”, ha detto Baer. Di fronte a un panorama globale sempre più competitivo e militarizzato, Berlino vuole fare la sua parte: non solo con progetti ambiziosi come il razzo Ariane o missioni lunari, ma anche incoraggiando le startup ad entrare nel settore con progetti più snelli e innovativi. “È il momento di pensare in grande, ma servono anche flessibilità e apertura” ha aggiunto la ministra.
Strategia di sicurezza spaziale
Ma il contributo all’Esa non è l’unica novità. In un documento congiunto presentato dai ministeri della Difesa e degli Esteri, la Germania ha svelato una strategia di sicurezza spaziale che conferma il peso crescente che Berlino attribuisce al dominio orbitale. Secondo il piano, l’esercito tedesco dovrà diventare il fulcro della strategia spaziale: costituendo una vera e propria infrastruttura militare orbitale, pensata per essere anche deterrente.
Costellazioni satellitari
Il ministro della Difesa, Boris Pistorius, ha confermato che il suo dicastero destinerà 35 miliardi di euro nei prossimi anni per sviluppare costellazioni satellitari dedicate alla comunicazione, alla ricognizione e all’early warning. Tra gli obiettivi figurano anche la creazione di stazioni a terra sicure, capacità di lancio “on demand” e un centro operativo militare per i satelliti, sotto il comando della Bundeswehr.
La strategia mira anche a rispondere a minacce concrete: uno degli esempi citati è il disturbo del segnale Gps da parte della Russia nel Mar Baltico. Secondo Pistorius, infine, lo spazio non può più essere considerato solo un’area di pace, ma va gestito come un dominio strategico che richiede una protezione attiva.
Sovranità tecnologica
Da parte sua, il ministro degli Esteri, Johann Wadephul, ha sottolineato la necessità di un uso pacifico e regolato dello Spazio, ma ha evidenziato che la Germania non può restare vulnerabile. “La corsa per il dominio spaziale è in pieno svolgimento – ha ammonito – ed è quindi ancora più importante che proteggiamo i nostri interessi”.
Nel dare questi segnali, Berlino punta a rafforzare la sua sovranità tecnologica e strategica in un momento in cui la competizione globale sull’orbita si fa sempre più intensa. Il messaggio della Germania è chiaro: non basta guardare alle stelle, servirà anche saperle difendere.





