LA PROPOSTA

Satellite to smartphone, più cooperazione telco-space

La Federal Communications Commission americana punta a un nuovo quadro normativo per facilitare le collaborazioni. Obiettivo: sfruttare la potenza dei satelliti per connettere alla banda larga sempre più consumatori e colmare i gap di copertura

20 Mar 2023

Nicola Desiderio

smartphone

La Federal Communications Commission (Fcc) ha presentato il nuovo quadro regolatorio che permetterà agli operatori satellitari di accedere a frequenze terrestri 5G in modo da offrire una copertura completa anche nelle aree geograficamente remote e arrivare a quella che la presidentessa della Fcc, Jessica Rosenworcel, definisce la Rete Singola Futura (Single Future Network).

Il confronto è aperto

La Notice of Proposed Rulemaking (Nprm) siglata FCC 23-22, ovvero il testo di proposta per la definizione delle regole, è arrivata come previsto il 16 marzo dopo che la Fcc aveva annunciato con una nota del 23 febbraio scorso che il tema dell’integrazione delle reti satellitari e terrestri sarebbe stato all’ordine del giorno. La sua pubblicazione avvia un itinerario che, prima della delibera definitiva, prevede un confronto pubblico tra le parti dovendo comporre problematiche ed interessi enormi.

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Collaborazione terra-cielo

Nella nota diramata dopo la riunione presieduta dalla Rosenworcel si parla di “un quadro attraverso il quale gli operatori satellitari collaborando con i fornitori di servizio terrestri siano capaci di ottenere l’autorizzazione della Fcc per operare stazioni spaziali su determinati spettri flessibili già concessi in licenza per servizi terrestri. La Commissione propone di aggiungere un’assegnazione di servizio mobile-satellite su alcune bande flessibili terrestri”.

Una convergenza necessaria

“La Fcc propone di permettere agli operatori satellitari geostazionari con licenza di richiedere l’accesso allo spettro terrestre se si verificano determinati requisiti, inclusa la locazione da parte di un licenziatario terrestre all’interno di un’area specifica. Un operatore satellitare potrebbe allora servire il cliente di un operatore wireless qualora avesse bisogno di connettività in aree remote” afferma ancora la nota facendo capire che i due mondi dovranno necessariamente collaborare e convergere.

La neutralità tecnologica delle reti

La Fcc dunque vuole arrivare a questa fondamentale convergenza mobile-satellite attraverso sinergie tra i due mondi e, allo stesso tempo, costruendo una sorta di mondo di mezzo nel quale entrambi i tipi di operatore possano chiedere di agire per offrire una comunicazione ubiqua e senza interruzioni. In questo modo la Commissione non si dichiara né dalla parte del 5G né da quella della banda larga satellitare, anzi ribadisce un principio di neutralità tecnologica che interessa anche il cavo e la Rosenworcel ha ben precisato.

Una tecnologia non basta

“Siamo diretti velocemente verso un mondo dove le reti wireless di prossima generazione collegheranno tutto e tutti intorno. Esse apriranno possibilità per le comunicazioni che non oggi non riusciamo neppure ad immaginare a pieno. Ma non avremo successo nei nostri sforzi di rendere questa connettività continua disponibile a tutti e ovunque se ci limitiamo ad utilizzare un’unica tecnologia” si legge nella nota di posizione letta dalla presidentessa di fronte alla Commissione.

Le unioni invisibili

Avremo bisogno di tutto: reti in fibra, sistemi wireless terrestri già provvisti di licenza, tecnologia di prossima generazione che ne sono ancora privi, e banda larga satellitare. Ma se facciamo bene tutto questo, tali reti interagiranno continuamente in un modo che è invisibile all’utente. Non avremo bisogno di pensare a quale rete, dove e quali servizi siano disponibili. Le connessioni semplicemente funzioneranno dappertutto e in ogni momento” ha aggiunto citando un esempio di utilità di tali servizi.

Lo smartphone salva la vita

La Rosenworcel ha infatti raccontato di una coppia che, uscita fuoristrada mentre si trovava nella Angeles National Forest della California, una zona non servita dal segnale cellulare, ha avuto la possibilità di chiamare i soccorsi perché il loro smartphone aveva la capacità di collegarsi ai satelliti per inviare segnali di emergenza e, entro 30 minuti, un elicottero li ha raggiunti. Si parla ovviamente di un iPhone 14, capace di collegarsi alla rete Globalstar, possibilità che altri operatori industriali e di rete di apprestano a lanciare.

Nuove tecnologie, nuove regole

La presidentessa della Fcc ha dunque sottolineato il bisogno di un nuovo quadro regolatorio che permetta lo sviluppo e la diffusione di tali tecnologie e per il quale occorre un lungo lavoro di composizione tecnologica, normativa a territoriale che coinvolge l’assegnazione delle frequenze e il coordinamento con gli altri paesi. Poiché “un approccio ad-hoc, caso per caso per queste nuove iniziative non è abbastanza”. A tal proposito, la Rosenworcel afferma di aver trovato grande interesse da parte di aziende ed enti di regolazione di tutto il mondo in modo da adattare le modalità di accesso alle frequenze alle nuove tecnologie.

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