Serve “una nuova concezione dello Spazio, legata inevitabilmente alla Difesa”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo agli stati generali Difesa, Spazio e cybersecurity, al Centro Esrin dell’Esa, a Frascati (Roma).
“Oggi l’Italia è un grande attore nello Spazio, ma prima d’ora non era mai stata realizzata una legge nazionale. Il governo di Giorgia Meloni ha regolamentato anche le attività dei privati nello Spazio”, ha aggiunto Urso.
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Attacchi cyber in aumento
“Il cyberspazio oggi è la prima linea di combattimento quotidiana, della competizione strategica. Gli attacchi ibridi contro infrastrutture critiche secondo gli ultimi dati del 2025 del centro di eccellenza della Nato per la difesa cyber sono aumentati del 60% rispetto all’anno precedente. In sintesi difesa, spazio, cybersicurezza sono tre volti della stessa sfida strategica”.
Anche l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, è intervenuto agli stati generali di Frascati. Per l’ammiraglio Cavo Dragone bisogna “costruire il nostro modello un modello europeo e atlantico e qui ci riporta la sinergia Nato-Unione europea e alla parola d’ordine complementarietà, non duplicazione”.
Visione strategica
“La Nato – ha sottolineato – porta visione strategica militare, la postura operativa ed il comando integrato l’Unione europea fornisce il potere normativo, il potere di investimento e una base industriale imponente. Non siamo rivali, siamo alleati e non abbiamo altre alternative”. Poi ha concluso: “Il tempo delle riflessioni è finito, il tempo delle scelte è ora. Sono scelte da fare con determinazione e coraggio. Implementare con caparbietà. Serve una leadership civile e militare, pubblica e industriale che sia strategica, chiara e coraggiosa”.






