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Boom della space economy italiana, ma il lavoro cresce meno dei ricavi



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Il settore supera i 4,5 miliardi e segna un +12,3% in un anno. Aumentano gli addetti, ma le grandi aziende rallentano le assunzioni. È quanto emerge dai dati elaborati dal See Lab della Sda Bocconi. Le microimprese corrono e spingono l’innovazione, mentre il mercato si consolida e guarda alla leadership europea

Pubblicato il 2 dic 2025



space economy – Spazio – terra – pianeta 2

La space economy italiana chiude il 2024 con numeri da primato. Il giro d’affari supera i 4,5 miliardi di euro, in crescita del 12,3% rispetto al 2023, e gli occupati superano quota 15 mila con un incremento del 5,6%. Un’espansione costante, che secondo i dati elaborati dal See Lab della Sda Bocconi conferma il peso crescente dell’Italia nelle attività spaziali.

Fatturato in aumento

Il traino arriva dai grandi gruppi industriali, protagonisti dei contratti più rilevanti e capaci di garantire oltre tre quarti dell’aumento complessivo del comparto. Il fatturato delle imprese di dimensioni maggiori avanza infatti del 13,5%, consolidando una posizione centrale nelle filiere nazionali e internazionali. Sul fronte opposto, il segnale più sorprendente arriva dalle microimprese: +60% di ricavi, spinti dalla nascita di nuove realtà altamente innovative e dal rafforzamento di quelle già attive.

L’occupazione non cresce

Eppure, dietro l’accelerazione economica si intravede una crepa. L’occupazione non cresce con lo stesso ritmo. Le aziende più strutturate segnano un aumento degli addetti di appena il 3,8%, sotto la media degli ultimi anni. Un dato che lascia intendere un cambio di strategia: più investimenti in efficienza e riorganizzazione interna che ampliamento dell’organico. Gli analisti ricordano che il blocco dei licenziamenti tra 2020 e 2021 ha inciso sulle serie storiche, ma il raffronto con il 2023 conferma il rallentamento dell’ultimo anno.

Mercato in evoluzione

Anche la composizione del mercato evolve. Le imprese interamente dedicate allo spazio crescono quasi il doppio rispetto a quelle multisettoriali, segno di una specializzazione che si sta consolidando. L’Ebitda medio resta stabile attorno all’11%, indice di una redditività sana e capace di assorbire gli investimenti.

Italia protagonista

“I dati indicano un’accelerazione strutturale e una traiettoria che può condurre l’Italia ai vertici europei”, osserva la direttrice del See Lab, Simonetta Di Pippo. Ma il quadro non è privo di sfide. Convertire i risultati economici in occupazione stabile sarà il test decisivo per trasformare la crescita in sviluppo duraturo.

Il settore ha ora l’opportunità di rafforzare la formazione, attrarre nuovi profili tecnici e sostenere l’intera catena del valore. Solo così, dall’innovazione delle microimprese ai colossi industriali, l’Italia potrà fare dello spazio un motore reale di competitività e lavoro.

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