È il 2012 quando Stefano Polato, chef al ristorante “Campiello” di Monselice, in provincia di Padova, riceve una telefonata insolita. A chiamare è Samantha Cristoforetti, che si sta addestrando per la sua prima missione sulla Stazione Spaziale Internazionale e chiede a Polato qualche idea su possibili nuove ricette da portare con sé. Le proposte, mandate nel giro di una notte, piacciono. E così Stefano Polato viene inserito dall’Agenzia Spaziale Europea come chef nella missione Futura, che due anni più tardi avrebbe portato la prima donna italiana nello spazio.
LA RUBRICA ASI
Chi è Stefano Polato, lo chef stellare che porta in orbita la cucina “verticale”
Il percorso nasce nel 2012 da una telefonata con Samantha Cristoforetti e alcune ricette inviate nell’arco di una notte per “rinnovare” il menù a bordo delle missioni spaziali. Poi la collaborazione con la missione Futura di Esa. “Punto a comunicare attraverso il cibo i concetti di sana e corretta alimentazione”

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