“Il settore spaziale europeo trarrebbe vantaggio da regole di governance e investimento aggiornate e da un maggior coordinamento della spesa pubblica in un vero Mercato Unico per lo spazio”: nel report sulla competitività europea (SCARICA QUI IL REPORT) a firma dell’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi, al capitolo Spazio, è dedicata un’ampia parte a dimostrazione del peso crescente dell’economia spaziale e soprattutto del ruolo dell’Europa. Nel rapporto si raccomanda di rimuovere progressivamente il principio del ritorno geografico dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea). Le regole di approvvigionamento dell’Agenzia, secondo Draghi, dovrebbero riflettere l’esito della competizione industriale e la scelta dei migliori fornitori, e le risorse dovrebbero essere concentrate su progetti che dimostrano il potenziale per significativi avanzamenti scientifici o tecnologici, indipendentemente dalla localizzazione delle entità partecipanti.
il report
Space economy, Draghi: “L’Europa perde terreno, serve un fondo industriale”
Maggiore coordinamento della spesa pubblica, regole di governance condivise e risorse concentrate sui progetti a più alto potenziale di innovazione. E bisogna favorire startup e scaleup. L’obiettivo è il Mercato Unico. Ecco la ricetta dell’ex Presidente del Consiglio
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