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Aerospazio e droni, all’Italia serve una filiera forte



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Nonostante un know how manifatturiero di altissimo livello e la presenza di numerose aziende manca un operatore nazionale capace di agire come punto di riferimento strategico e tecnologico per il settore. Fondamentale creare sinergia tra istituzioni e stakeholder per sviluppare un quadro normativo che funga da catalizzatore per l’innovazione e lo sviluppo industriale

Pubblicato il 24 feb 2025

Gianmarco Montanari

Ingegnere esperto di gestione dell'innovazione ed ex Direttore dell'Istituto Italiano di Tecnologia



drone, droni, smart agriculture

Creare un nuovo mercato per le nostre aziende e lavorare per l’innovazione nei settori strategici per il nostro Paese. È questo l’obiettivo che l’Italia deve porsi rispetto alla ormai consolidata era dei droni, che da promessa futuristica è diventata una realtà in rapida espansione. Nel 2023 questo mercato è stato valutato circa 64,32 miliardi di dollari, ma le stime sono per difetto e continuano a crescere. Il solo comparto commerciale nel 2024 potrebbe aver superato i 30 miliardi di dollari e un tasso composto di crescita (Cagr) di oltre il 10%. Bastava essere alla fiera tecnologica Xponential2025 di Dusseldorf il 19 febbraio scorso per vedere l’evoluzione e l’interesse industriale e commerciale del settore, con player consolidati proveniente dai principali Paesi tecnologici ed industriali del mondo, a partire dalla stessa Germania.

I fattori della crescita

Questa crescita incredibile è stata trainata da molteplici fattori: dalla raccolta di immagini aeree, video e dati sensoriali, al trasporto aereo di merci, fino a sistemi intelligenti per il trasporto e le comunicazioni. Le applicazioni sono numerose. Se ne può beneficiare in settori chiave come l’agricoltura, con il precision farming e il monitoraggio della salute delle colture, l’edilizia per sopralluoghi e ispezioni, la pubblica sicurezza con operazioni di ricerca e soccorso e la logistica per consegne sempre più rapide ed efficienti. Inoltre, l’applicazione dell’intelligenza artificiale per il riconoscimento del target negli atterraggi di precisione, la prevenzione delle collisioni e lo sviluppo di traiettorie operative, non fa che ampliare ulteriormente le possibilità di utilizzo di questa tecnologia, trasformandoli in strumenti fondamentali per numerosi settori.

La questione regolatoria

Tuttavia, l’espansione di questo mercato non può prescindere da una regolamentazione chiara e flessibile. Nuove normative sono essenziali per garantire la sicurezza, riducendo il rischio di incidenti e collisioni in un cielo sempre più affollato, attraverso requisiti come il Remote ID che permette alle autorità di monitorare e identificare i droni in tempo reale. Stabilire un quadro normativo ben strutturato non solo protegge i cittadini, ma favorisce anche l’innovazione, creando un ambiente in cui le imprese possono investire con fiducia sapendo di operare in conformità con leggi chiare. Oltre a questo, le regolamentazioni possono aprire nuovi mercati ed estendere alle nostre aziende parte di un mercato in grande espansione.

La debolezza italiana

L’Italia, nonostante un know-how manifatturiero di altissimo livello e la presenza di aziende che già operano a livello tecnologico in diversi settori, tra i quali l’aero-space, non può vantare ancora un operatore nazionale capace di agire come punto di riferimento strategico e tecnologico per il settore. Per questo è fondamentale creare sinergia tra le istituzioni e gli stakeholder, per sviluppare un quadro normativo nazionale che non solo si allinei agli standard europei, ma che funga anche da catalizzatore per l’innovazione e lo sviluppo industriale. Riconvertire una realtà manifatturiera esistente, ad esempio, potrebbe rappresentare una soluzione vincente, in linea con una politica industriale e strategica che guardi al futuro.

Gli investimenti nella filiera

Per riuscire in questa impresa non dobbiamo esitare, ma credere nella riuscita di questo progetto. L’Italia deve investire oggi nella creazione di una filiera nazionale forte e competitiva, capace di sfruttare le opportunità offerte dai droni. Solo così potremo garantirci un ruolo da protagonisti nell’innovazione globale, trasformando le sfide di un mercato in crescita in un motore di sviluppo economico, tecnologico e ambientale per il nostro Paese.

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