Successo per il primo collegamento ottico per comunicazioni nello Spazio profondo utilizzando un segmento terrestre europeo. Lo ha realizzato l’Esa. L’Agenzia spaziale europea ha effettuato una dimostrazione comunicando con l’esperimento Deep Space Optical Communications (Dsoc) della Nasa a bordo della missione Psyche.
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La dimostrazione in Grecia
La dimostrazione si è tenuta il 7 luglio. I tecnici dell’Esa hanno affermato che un trasmettitore laser a terra dell’Osservatorio di Kryoneri in Grecia ha inviato un segnale alla navicella Psyche, a 265 milioni di chilometri di distanza. Il segnale di ritorno è stato catturato da un ricevitore laser a terra dell’Osservatorio Helmos sempre in Grecia.
Doppia sfida tecnica
Sinda Mejri, project manager del sistema Ground Laser Receiver dell’Esa, ha spiegato che “questa stretta di mano ottica bidirezionale” permette di superare due grandi sfide tecniche: “Sviluppare un laser abbastanza potente da colpire una sonda distante con precisione millimetrica e costruire un ricevitore abbastanza sensibile da rilevare il più debole segnale di ritorno, a volte solo pochi fotoni, dopo un viaggio di centinaia di milioni di chilometri”.
Partnership Esa-Nasa
La dimostrazione è l’esito positivo del complesso lavoro sull’interoperabilità che Esa e Nasa stanno portando avanti nelle comunicazioni ottiche.
Rolf Densing, direttore delle operazioni dell’Esa, ha detto che questa dimostrazione è un “passo avanti cruciale per portare una connettività ad alta velocità simile a quella di Internet terrestre ai nostri veicoli spaziali nello Spazio profondo”.






