Il razzo New Glenn di Blue Origin, la compagnia spaziale di Jeff Bezos, è decollato con successo dal Kennedy Space Center in Florida (giovedì 13 novembre), portando in orbita due satelliti della Nasa diretti verso Marte.
Il volo ha segnato anche il ritorno vincente del booster del primo stadio, alto come un palazzo di 17 piani, che è atterrato sulla chiatta Jacklyn nell’Atlantico, dopo il fallimento del primo tentativo lo scorso gennaio.
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Sette motori
Dopo il conto alla rovescia, il decollo del gigantesco vettore New Glenn è stato spettacolare: sette motori BE-4 a piena potenza, fiamme e nuvole di vapore che hanno squarciato il cielo limpido del pomeriggio. Dieci minuti dopo, il booster ha toccato la chiatta con precisione, tra gli applausi del team nel centro di controllo di Cape Canaveral.
Sfida a SpaceX
I due satelliti Escapade diventano il primo carico scientifico consegnato da Blue Origin alla Nasa o a qualsiasi cliente commerciale. L’obiettivo è chiaro: competere con SpaceX di Elon Musk, pioniere dei razzi riutilizzabili. “Oggi abbiamo raggiunto il pieno successo della missione e sono molto orgoglioso del team”, ha detto Dave Limp, ceo di Blue Origin, mentre Musk ha pubblicato su X: “Congratulazioni @JeffBezos e al team @BlueOrigin!”.
Con questa missione, Blue Origin dimostra di poter portare nello Spazio carichi scientifici e clienti privati, aprendo la strada a nuove esplorazioni verso Marte e consolidando la riutilizzabilità dei suoi razzi, elemento chiave della nuova corsa spaziale commerciale.






