IL RAPPORTO

Aerospazio, boom di investimenti nell’ultimo decennio

Uno studio McKinsey quantifica la crescita del mercato finanziario che gravita intorno allo spazio. Cambiano strategie industriali, modelli di business ed esigenze dei clienti

11 Gen 2023

Nicola Desiderio

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Il mercato degli investimenti nelle attività spaziali è cresciuto dai 300 milioni di dollari del 2012 ai 10 miliardi del 2021 mostrando uno spostamento evidente delle attività finanziarie verso lo spazio che sta determinando nuove strategie industriali, nuovi modelli di business e nuovi comportamenti da parte dei clienti. E anche se il 2022 indica un rallentamento, il dato tendenziale rimane comunque elevato evidenziando una crescita sostanziale del settore e un’acquisita resilienza.

Giocare d’anticipo

È quanto emerge dallo studio “A different space race: Raising capital and accelerating growth” elaborato da McKinsey & Company che analizza gli sviluppi e le strategie di pubblici e privati nel mercato dello spazio nel corso dell’ultimo decennio. Un crescente dinamismo che sta determinando cambiamenti nel comportamento dei clienti i quali cercano di muoversi più rapidamente e di trasferire più rischi ai partner industriali rispetto al passato e, allo stesso tempo, agiscono sempre di più come quelli commerciali dove i partner investono in anticipo per sviluppare e possedere la proprietà intellettuale.

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Più denaro cambia il business

Da parte loro, i nuovi e sempre più numerosi operatori del settore spaziale stanno sfruttando il crescente interesse degli investitori per perseguire spin-off, partnership e round di investimenti privati. In questo modo stanno utilizzando l’ondata di capitali privati e pubblici per finanziare i loro programmi di sviluppo e commercializzazione dei loro prodotti e diventare così i primi a sfruttare una serie di opportunità commerciali in espansione nello spazio. Ma le strategie di business stanno evolvendo rapidamente proprio in virtù di questa crescente disponibilità di canali di finanziamento.

Dalla bassa orbita in su

Le iniziative ad avere attirato il maggior interesse da parte degli investitori sono quelle relative alla bassa orbita ed è legato alla proliferazione delle costellazioni di satelliti dedicate sia alle telecomunicazioni sia all’Osservazione della Terra. A questo si lega lo sviluppo di un mercato dei lanci sempre più concorrenziale che ha fatto scendere i costi di lancio. C’è inoltre la consapevolezza che le attività in orbita bassa rappresentino proof of concept per tecnologie che saranno utili anche per distanze superiori, persino per la Luna e altri pianeti che potrebbero diventare il futuro terreno per gli investimenti.

Cinque strategie di accesso

Lo studio di McKinsey identifica cinque principali strategie di accesso ai capitali: fondi di private-venture, spin-off, partnership, società di acquisizione a scopo speciale (special-purpose acquisition companies o Spac), investimenti interni e ricerca e sviluppo. Gli investimenti di venture capital sono cresciuti notevolmente attratti dal potenziale commerciali di lungo termine dell’industria spaziale. Anche per questo, gran parte di questi capitali è confluita su iniziative allo stato nascente ad alta intensità di capitale anche se la possibilità di avere un partner finanziario di alto livello si sta restringendo.

Il venture stimola la rapidità

Tuttavia le aziende aerospaziali capaci più di altre nell’attrarre i capitali di ventura hanno evidenziato diversi vantaggi, tra i quali la capacità di puntare su mercati in rapida crescita assicurando anche ricavi nel breve termine. Queste realtà inoltre creano innovazione e tecnologie proprietarie, attraggono personale esperto, creano applicazioni a livello commerciale, utilizzano modelli di business innovativi ed orientati al cliente fornendo loro risposte rapide e attraendo nuovi soggetti, dunque creano soddisfazione verso gli attori di mercato consolidati e ne acquisiscono di nuovi.

Scorporare per essere agili

Gli spin-off sono utilizzati da aziende consolidate che vogliono creare nuovi settori di attività con modelli di business specifici che permette alle nuove scorporate di agire in modo più agile e indipendente, ma godendo delle risorse, dell’esperienza e delle relazioni delle società madri. Le partnership con le società di investimento permettono a quelle industriali di accelerare lo sviluppo dei loro rami corporate venture e di muoversi rapidamente sui settori più promettenti. Chi porta i denari ha il vantaggio di accedere alle interconnessioni industriali e commerciali del settore oltre che alle sua competenze tecniche.

Risorse interne e Spac

Oltre a questo, gli attori più grandi e consolidati del settore aerospaziale, sfruttando la loro redditività e liquidità, continuano a ricorrere le loro risorse interne per le attività di ricerca e sviluppo dei loro prodotti. McKinsey rileva che le Spac sono aumentate, sia per numero sia per entità finanziaria nel corso del 2021 seguendo però un andamento contrastante: rapida crescita nei primi tre quadrimestri e notevole raffreddamento invece nell’ultimo. Tuttavia non fornisce elementi per capire se questa inversione di tendenza si sia confermata anche nel 2022.

Le idee come vantaggio

In ogni caso, questa crescita sostanziale dei capitali a disposizione sta portando notevoli cambiamenti sia a livello industriale sia nei modelli di business determinando un contesto sempre più dinamico e competitivo nel quale i clienti pubblici e privati cercano di muoversi in modo veloce trasferendo i rischi ai partner industriali. Quest’ultimi puntano per questo a reperire con sempre maggiore anticipo le fonti finanziarie necessarie a sviluppare soluzioni proprietarie che rappresentano un vantaggio competitivo. In questo modo creano innovazioni, nuovi modelli di business e rafforzano le relazioni con fornitori e clienti.

Espansione o verticalizzazione

Il report infine analizza due modalità di crescita differenti che si riscontrano nel settore aerospaziale. La prima è quella delle fusioni e acquisizioni che puntano all’espansione orizzontale o all’integrazione verticale. Al primo caso appartiene la Planet Labs che ha acquisito un concorrente come Terra Bella da Google e VanderSat per rafforzare la gestione del software e dei dati. Redwire segue invece la seconda modalità poiché le sue recenti acquisizioni puntano a completare le competenze di produzione dei satelliti e dei servizi in orbita, dunque gestendo più fasi dei processi.

L’innovazione può partire da dentro

Esistono però realtà che puntano alla crescita organica ricorrendo alle proprie risorse interne o creando nuove unità di sviluppo e progettazione mirate a creare nuovi prodotti e a segmenti prima non considerati. Il caso citato da McKinsey è quello di SpaceX che ha investito 10 miliardi nella costellazione Starlink sviluppando in proprio i satelliti e le tecnologie ad esse connesse, partendo dalla sicurezza di avere una tecnologia di lancio efficiente. Senza dunque acquisire uno specialista o una start-up, ha comunque creato in modo rapido ed efficace un business dirompente sul mercato.

La forza dei rapporti

Altra modalità di rafforzamento per gli operatori aerospaziale è quella di intensificare e stabilizzare i rapporti con i clienti ed i fornitori attraverso acquisti anticipati, accordi di esclusiva e altre partnership favorevoli. L’esempio portato è quello di Ksat, che ha stipulato un accordo esclusivo con Rocket Lab per la fornitura di servizi di stazione di terra a tutti i clienti di lancio di Rocket Lab, ottenendo una base di clienti a lungo termine per i lanciatori di piccoli satelliti. Data la crescente volatilità dei mercati, conclude lo studio, gli operatori finanziari potrebbero virare proprio su realtà più consolidate e con una base di clientela più solida, ma comunque capaci di creare innovazione e di aggiornare il loro approccio al mercato.

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