L’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Leonardo hanno siglato due contratti per un totale di circa 33 milioni di euro per lo sviluppo e realizzazione della camera ad alta risoluzione di Platino 3 e della camera iperspettrale di Platino 4, ovvero le future missioni Platino (mini Piattaforma spaziaLe ad Alta TecNOlogia) in attesa che il primo minisatellite della costellazione per l’Osservazione della Terra, telecomunicazioni e scopi scientifici sia lanciato nel corso del 2023 (con un anno di ritardo) e il secondo nel 2024.
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Una camera per Platino 3
Per la missione Platino 3, Leonardo realizzerà una camera ad altissima risoluzione, ultracompatta e con costi operativi ridotti, capace di catturare immagini di ottima qualità con un livello di dettaglio a terra di almeno di 50 cm. Le immagini acquisite dallo strumento potranno così supportare il monitoraggio del territorio e delle infrastrutture, anche a fini di protezione civile.
Un sensore iperspettrale per Platino 4
Per Platino 4, Leonardo fornirà invece una camera iperspettrale compatta e leggera di ultimissima generazione. Lo strumento, frutto delle competenze maturate nello sviluppo di Prisma, avrà dimensioni e massa pari a meno della metà, pur garantendo pari prestazioni. La tecnologia iperspettrale permetterà di effettuare dallo Spazio l’analisi chimico-fisica dell’area osservata.
Rischi naturali e antropici
In questo modo, saranno raccolte preziose informazioni a supporto della prevenzione di rischi naturali e antropici, del monitoraggio di beni culturali, delle attività agricole, delle risorse naturali e dell’atmosfera e infine dello sfruttamento delle risorse minerarie. Platino 4 opererà in sinergia con Prisma Second Generation, il cui programma di sviluppo è in corso, sempre sotto la guida dell’Asi.
Consegna entro il 2024
Entrambi gli strumenti, per i quali Leonardo sarà responsabile anche della gestione e dell’elaborazione dei dati, saranno realizzati in collaborazione con pmi italiane per essere consegnati entro la fine del 2024 e ricoprono un ruolo fondamentale nel programma di sviluppo delle tecnologie dell’Asi in vista delle future missioni dell’Agenzia. L’obiettivo è consolidare il ruolo preponderante dell’Italia nell’Osservazione della Terra dallo Spazio.