INVESTIMENTI

Space Tech, per la prima volta l’Europa batte gli Usa

È quanto emerge dalle rilevazioni di Seraphim Space. Gli investimenti privati hanno raggiunto 1,4 miliardi di dollari, un aumento del 75% rispetto agli 801 milioni dell’ultimo quarter 2022. Registrato il maggior numero di operazioni in un solo trimestre: 128

04 Mag 2023

Nicola Desiderio

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Gli investimenti privati per lo spazio in Europa durante il primo trimestre del 2023 hanno raggiunto gli 1,4 miliardi di dollari e superato per la prima volta quelli negli Stati Uniti, con un aumento del 75% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo sostiene il Seraphim Space Index 2023, realizzato dalla omonima venture capital britannica specializzata in Spazio.

In aumento volume e numero

Il rapporto segnala che le operazioni chiuse nel corso dei primi tre mesi dell’anno sono 128, il 120% in più rispetto al trimestre precedente portando a 402 il numero tendenziale degli ultimi 12 mesi. L’aumento è ancora più forte nel settore delle start-up e delle giovani aziende con una crescita del 120%. E questo a fronte di un decremento tendenziale da 6,9 a 5,9 miliardi con percentuali ancora più marcate in taluni settori.

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Crescita disomogenea

Si segnalano decrementi tra il 35% e il 50% per settori della space economy come i lanci, le piattaforma, il downlink, l’analisi e lo spazio profondo mentre l’unico a crescere (+32%) è il prodotto. Il rapporto segnala che, in questo caso, si parla soprattutto di applicazioni che fanno perno sui dati climatici provenienti dai satelliti.

L’Europa ora comanda

Lo Space Index fa anche una classifica delle prime 10 operazioni per volume finanziario nel Q1 2023. In testa ci sono i 165 milioni di dollari della tedesca Isar Aerospace, più del doppio degli 80 milioni della seconda in lista, la statunitense Voyager Space. Questa top ten comprende quattro aziende Ue, tre statunitensi e una britannica, giapponese e cinesi e da sola vale il 51% del totale.

Meglio piccole e medie

Altro indice significativo è quello della dimensione media delle operazioni. Anche in questo caso a emergere è la crescita di Europa e anche dell’Asia nelle start-up, del numero delle operazioni condotto in queste aree in confronto alla diminuzione e all’appiattimento del livello numerico mostrato invece dalla space economy statunitense.

Nel Q1 la metà del 2022 intero

E proprio in questo contesto emerge il sorpasso dell’Europa il cui livello di investimenti nel corso del 2023 potrebbe superare quello dell’anno precedente dato che nel Q1 hanno toccato quasi la metà dell’intero anno scorso. Un’altra caratteristica evidenziata è il calo della dimensione media delle operazioni maggiori, nettamente inferiore a quello del 2021.

Le cose in grande nel 2021

Tale differenza è dovuto al fatto che in quell’anno sono state condotte operazioni di prima grandezza come quelle di finanziamento di SpaceX, OneWeb, Sierra Space e Virgin Galactic. Crescono invece nell’ultimo periodo gli investimenti su aziende che si trovano alle prime fasi della loro rispettive attività (+55%). Le operazioni dalle medie dimensioni sono in leggera ascesa poiché assicurano un equilibrio tra rischio e profitto.

La debolezza degli Spac

Il Seraphim Space Index 2023 non considera nelle proprie statistiche gli Spac (Special Purpose Acquisition Company), una tipologia di investimento che permette livelli di raccolta superiori di liquidità, nella maggior parte dei casi, caratterizza realtà che faticano sul mercato una volta chiuso il finanziamento – e tra questi è citato quello di Virgin Orbit – soprattutto in un contesto prudente come quello attuale. Tuttavia il giudizio definitivo sugli Spac rimane ancora sospeso e rinviato.

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