LA COLLABORAZIONE

Uefa ed Esa insieme per rendere il calcio più sicuro e sostenibile

L’associazione che riunisce le federazioni calcistiche europee sfrutterà le competenze dell’Agenzia Spaziale Europea e le risorse satellitari per migliorare la sicurezza e la sostenibilità ambientale ed economica dello sport più amato

10 Mag 2023

Nicola Desiderio

Allianz Arena Monaco di Baviera calcio

La Union of European Football Associations (Uefa) e l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) hanno firmato un accordo per identificare come utilizzare le risorse spaziali a favore del calcio. La sigla è stata annunciata in occasione di Spot, una conferenza dedicata all’innovazione nello sport tenutasi a Losanna tra l’8 e il 9 maggio. L’accordo scade il 31 dicembre 2025 e rientra nell’ambito di Uefa Innovation Hub, programma volto a promuovere collaborazioni intersettoriali per portare innovazioni all’interno del calcio europeo.

La mappatura dei campi

Tre gli ambiti principali delineati dall’accordo. Il primo è la mappatura dei campi supportando il team Uefa Grow che già vi sta lavorando utilizzando l’Intelligenza Artificiale. Attraverso le immagini satellitari e altri tipi di informazioni (meteo, economia, sanità, irrigazione, etc), le 55 federazioni europee affiliate all’Uefa potranno mettere in relazione la presenza dei campi di calcio con i loro effetti positivi sulle comunità locali.

Un occhio sulle folle

Il secondo è la gestione della folla. Si procederà con un bando da parte dell’Esa di un bando per tecnologie adatte allo scopo e che hanno l’obiettivo di raccogliere dati più accurati sui movimenti della folla intorno agli stadi. Tutto questo grazie all’utilizzo di dati satellitari, in tempo reale e storici, che permettano di supportare la pianificazione degli eventi e gestire le folle in modo sicuro, prevenendo assembramenti critici.

Sicurezza prioritaria

Il comunicato della Uefa non ne fa menzione, ma quello dell’Esa lo fa capire: questi dati saranno a disposizione delle forze dell’ordine e dunque potrebbero essere un aiuto prezioso per identificare gruppi pericolosi ed evitare contatti tra le tifoserie avverse. Altra possibilità citata dall’Esa e non dall’Uefa è quella di supportare le comunicazioni in aree dove le reti terrestri sono sovraccariche e di tracciare le persone in tempo reale attraverso i satelliti.

Sostenibilità e innovazione

Terzo ambito è la sostenibilità. L’intento è sfruttare le tecnologie già utilizzate, basate sulle risorse spaziali europee e le applicazioni che ne sfruttano i dati, in altri ambiti per diminuire le emissioni e l’impatto ambientale. L’obiettivo è creare benefici ambientali e sociali anche nel mondo del calcio attraverso lo spazio, allargando così l’impiego delle reti satellitari Galileo, Copernicus ed Egnos a favore della sicurezza e della sostenibilità migliorando i costi, creando nuove opportunità economiche e spingendo l’innovazione.

Nuove collaborazioni

“Siamo sicuri che la partnership con l’ESA offrirà un valore incredibile alla UEFA. Per noi è un modo di affrontare le principali sfide strategiche del calcio europeo sfruttando le competenze, la rete e le risorse di un pioniere come l’Esa ed esplorare collaborazioni per creare soluzioni pertinenti e tangibili. Questa partnership ribadisce anche l’ambizione della Uefa a favorire nuovi tipi di collaborazioni per adattarsi ancora più rapidamente alle sfide attuali e future”, ha dichiarato Andrea Traverso, direttore sostenibilità finanziaria e ricerca dell’Uefa.

Lo spazio per il calcio

“Siamo orgogliosi di sostenere la Uefa, che introduce innovazioni basate sui dati spaziali nelle competizioni professionistiche. L’Esa ha una solida esperienza nel promuovere l’innovazione e la competitività in Europa; la nuova partnership consentirà ai club professionistici di attingere alla vasta rete di competenze dell’Esa”, ha affermato Javier Benedicto, direttore telecomunicazioni e applicazioni integrate dell’ESA che ha sottolineato come gli obiettivi siano quelli della sicurezza e di esplorare “come lo spazio può promuovere la sostenibilità ambientale ed economica del calcio in Europa e migliorare le vita sulla Terra”.

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