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Portogallo, accordo Hispasat-Nos: tv satellitare garantita ovunque



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La nuova intesa tra l’operatore satellitare e la società di telecomunicazioni assicura continuità al servizio Dth anche nelle zone più isolate, dalle aree rurali agli arcipelaghi, dove le reti terrestri non raggiungono una copertura stabile

Pubblicato il 5 dic 2025



Tlc satellitari, satcom, satelliti, Italia

C’è una parte del Portogallo che dipende dal satellite per vedere la Tv. Sono le comunità delle zone rurali, delle montagne e degli arcipelaghi, dove la fibra arriva a fatica e il segnale terrestre non è sufficiente. Per loro, la Tv via satellite non è un’opzione ma l’unico collegamento costante con il resto del Paese. Ed è proprio a queste aree che guarda il nuovo accordo pluriennale firmato da Hispasat e Nos che rinnova una collaborazione avviata più di vent’anni fa.

Segnale per tutti

L’intesa garantisce la distribuzione del servizio Dth (Direct-to-home) e mantiene attivi oltre cento canali nazionali e internazionali. Una copertura che raggiunge ogni angolo del territorio, comprese le Azzorre e Madeira. “Nessun cittadino deve restare senza segnale”, è la linea guida ribadita dai due operatori, che negli anni hanno assicurato stabilità anche nei luoghi più difficili da raggiungere.

Tecnologia cruciale

In un’epoca in cui la corsa alla fibra sembra dominare le strategie digitali, il rinnovo conferma che il satellite resta una tecnologia cruciale. Lo è quando gli impianti terrestri non garantiscono continuità, quando il maltempo interrompe le reti o quando la conformazione del territorio impedisce nuovi investimenti.

Nos, la società di telecomunicazioni portoghese, ricorda la solidità di un’offerta costruita proprio sulla continuità del servizio satellitare. “Da decenni è un partner affidabile”, afferma il responsabile Joao Ferreira, sottolineando che la tv via satellite permette di sostenere l’accesso all’informazione anche nelle aree più isolate.

Superare il digital divide

Per Hispasat, l’operatore satellitare spagnolo, l’intesa consolida una presenza strategica nella Penisola Iberica. “Siamo soddisfatti della fiducia rinnovata”, afferma Ignacio Sanchis, chief commercial officer, evidenziando il ruolo dell’operatore nella diffusione di contenuti in lingua portoghese e nello sviluppo della futura rete spaziale europea Iris2.

Ma il tema va oltre la tecnologia. Riguarda il rischio che intere comunità restino ai margini, senza servizi essenziali. Il nuovo accordo punta a evitare proprio questo: che la distanza dalle città diventi un ostacolo alla partecipazione alla vita del Paese. Una promessa chiara: il segnale deve raggiungere tutti, senza eccezioni.

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