IL TOUR DI SPACECONOMY360

Dati satellitari e virtual reality: CoopCulture fa “rivivere” la Roma imperiale

Tecnologie satellitari, droni, Uav e Gpr consentono un’immersione nella città eterna come mai prima d’ora. Il prototipo Amor, sviluppato con Nais, consente alle amministrazioni di estrarre valore dalle informazioni ed erogare servizi innovativi per il turismo. Cofinanziato dall’Asi il progetto sperimentale si conclude a ottobre. La visita ad hoc organizzata alle Terme di Caracalla con il direttore Mila Fiordalisi

26 Set 2022

Mila Fiordalisi

amor

Dal progetto Amor all’Archeoguide-Psa: CoopCulture spinge sull’innovazione e sforna una serie di iniziative che consentono un’immersione nella città eterna come mai prima d’ora.

Il progetto Amor

Si chiuderà a fine ottobre la sperimentazione del progetto triennale Amor (Advanced Multimedia and Observation services for the Rome cultural heritage ecosystem), che ha consentito grazie all’uso di sensori 3D e dati satellitari la creazione di una mappa “interattiva”. Cofinanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana e supportato dall’Esa, Amor è stato attivato nell’ambito del programma Business Applications. Il progetto vede in campo la società di consulenza Ict Nais nel ruolo di capofila di una compagine costituita da enti pubblici e privati, e CoopCulture, la più grande cooperativa operante nel settore della cultura in Italia, responsabile delle soluzioni di fruizione turistica.

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“Amor è un prototipo, un modello di collaborazione intersettoriale e digitale che ha la potenzialità di essere replicato in altri territori e di essere integrato con altri siti e percorsi culturali. Uno strumento completo che rientra nella nostra visione di strategia digitale all-in-one che unisce accessibilità, fruizione e tutela partecipata del patrimonio, favorendo interoperabilità e sostenibilità del sistema, andando oltre la progettazione di singole soluzioni tecnologiche per attivare filiere, incrociare competenze umanistiche e tecniche e generare impatto sui territori”, sottolinea Giovanna Barni, Consigliere Delegato a Innovazione, Ricerca e Knowledge Management di CoopCulture.

La visita guidata organizzata per Spaceconomy360

In una visita guidata organizzata ad hoc presso le Terme di Caracalla (una delle location del progetto) con il direttore di Spaceconomy360 Mila Fiordalisi, è stato possibile toccare con mano i risultati dell’iniziativa nata con il duplice obiettivo di consentire alle istituzioni pubbliche il monitoraggio dei siti archeologici per la manutenzione degli stessi – limitando costosi interventi di conservazione ex-post – e offrire esperienze uniche ai visitatori.

Attraverso tecnologie satellitari, droni, Uav e Gpr, Amor individua le criticità derivate da fattori ambientali (vegetazione infestante, umidità, perdite di materiali) o a movimenti del suolo e degli edifici. I dati raccolti sono messi a disposizione attraverso la piattaforma web St’art, sotto forma di report e layer geo-spaziali, base scientifica e concreta per generare soluzioni di prevenzione e manutenzione del patrimonio

Per innovare la fruizione, invece, CoopCulture ha sviluppato la mobile app Amor, esperienze in Mixed Reality e Virtual Reality, ricostruzioni 3D dei monumenti con relative informazioni certificate (audio, testuali, video). Il visitatore può usufruirne direttamente dal proprio smartphone e decidere l’itinerario da intraprendere all’interno del complesso archeologico delle Terme di Caracalla e del tratto meridionale delle Mura Aureliane, da porta San Sebastiano a Porta Latina.

Sensori “aumentati” sull’Appia Antica

Avviato con la collaborazione di CoopCulture il progetto Archeoguide-Psa, che integra supporti fisici e tecnologie sensoriali aumentate per consentire ai visitatori della Via Appia Antica con disabilità visive e uditive di usufruire di una guida immersiva ai monumenti dell’area.

Il progetto, promosso dall’associazione Italia Nostra, è stato inaugurato in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (24-25 settembre), che quest’anno hanno al centro il tema “Patrimonio culturale sostenibile: un’eredità per il futuro”: un tema particolarmente sentito da CoopCulture, impegnata nello sviluppo di sistemi digitali che assicurino l’evoluzione della fruizione culturale verso modelli sostenibili e inclusivi, a vantaggio della resilienza e ripartenza del settore.

Il progetto è ora attivo presso il Mausoleo di Cecilia Metella, nel parco dell’Appia Antica e consiste di due pannelli di travertino su cui sono impressi a rilievo i simboli, gli emblemi e le rappresentazioni del monumento con descrizioni in Braille; due video in lingua dei segni, realizzati dall’Istituto Statale per Sordi; e musiche composte specificatamente per gli ascolti audio riadattati per un pubblico di non vedenti dal Centro Regionale di servizi alla persona disabile visiva S. Alessio – Margherita di Savoia. I contenuti sono accessibili tramite QR Code e fruibili sull’app Itinerappia, realizzata da CoopCulture, che consente l’organizzazione di itinerari personalizzati verso gli oltre 130 monumenti del parco archeologico dell’Appia Antica.

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